Processare le intenzioni è sempre cosa complicata. Ma certo il dubbio che i tre fermati ieri dai carabinieri avessero in mente qualcosa di poco lecito, è legittimo, considerando cosa è stato trovato in quella macchina: un vero arsenale da scasso.

Mola a disco a batteria, alcuni piedi di porco, cacciaviti, martelli, guanti e quanto altro necessario per aprire le porte altrui.

I tre - si tratta di I. A., 24 anni di Fornace, B. P. 21 anni di Trento e M. I., 21 anni di origini marocchine ma residente da anni a Trento - erano stati notati dai carabinieri mentre si aggiravano nella zona tra Rovereto e Villa.

Un atteggiamento sospetto, secondo i militari, che per questo hanno deciso di controllarli: il posto di blocco è servito per farli fermare, all’apertura del bagagliaio sono spuntati quegli oggetti.

Che sono legittimi, ovviamente, se trasportati da un artigiano che li usa nel proprio lavoro.

Ma se tre ragazzi ce li hanno in macchina e non sanno spiegare il motivo che li ha spinti a portarseli in giro, scatta la denuncia per detenzione di  oggetti da scasso.

Quanto all’ultimo fine settimana, inoltre, i carabinieri hanno messo in atto delle verifiche a tappeto: controllati 98 veicoli e 125 persone, hanno ritirato 2 patenti scadute, rilevato due incidenti stradali, denunciato un individuo per danneggiamento di un’autoambulanza, e sequestrati 8 grammi di droga, tra hashish e marijuana.