In arrivo da tutta Italia per l'incarico da revisore
Il compenso non è certo faraonico e l’impiego, se così si può chiamare, è di quelli specializzati visto che gli aspiranti lavoratori devono essere iscritti nel registro dei revisori contabili. Ma queste premesse non scoraggiano certo chi ambisce ad un assegno comunale, ancorché non da nababbi.
Che sia la morsa della crisi economica o la fame di un posto a prescindere, fatto sta che il Comune si trova a dover completare il collegio dei revisori dei conti dell’Azienda municipalizzata pescando tra un elenco che appare infinito. Sono infatti 77 i curricula spediti a suo tempo a palazzo Pretorio per candidarsi ad una delle tre poltrone utili per controllare i bilanci di Amr. E la «paga», chiamiamola così, è di 4.700 euro lordi all’anno per un incarico che scadrà nel 2018.
I precari di lusso, insomma, sembrano sottostare alle stesse magre regole di aspiranti impiegati pubblici piuttosto che cuochi a chiamata o ancora operai a tempo assolutamente determinato. E poi, come detto, l’elenco dei disponibili a scartabellare i libri contabili dell’Azienda pubblica di via Pasqui scadranno tra un anno e mezzo e dunque, per questi 77 in lizza, si tratta dell’ultima chiamata. Poi, ovviamente, ci sarà un altro bando valido in tutta Italia, isole comprese, e se il vento della ripresa non soffierà con maggiore convinzione il rischio, per il consiglio comunale, è di trovarsi tra le mani l’elenco telefonico dove pescare il prossimo collegio di controllo.
La nomina del nuovo revisore, comunque, spetta alla maggioranza politica che siede in piazza del Podestà visto che è chiamato a sostituire il membro già incaricato (Mara Davi) che si è dimesso perché diventato un effettivo del collegio dei revisori dei conti della Provincia di Trento. Nell’organismo di Amr, dunque, rimangono al momento solo il presidente Corrado Ravagni e Alessandro Battocchi.
Il civico consesso, quindi, dovrà indicare il terzo «vigilante» per completare l’organo di revisione contabile della municipalizzata. Che, come detto, resterà in carica fino al giugno 2018.
La caccia al posto, insomma, è nutrita pur trattandosi di persone con competenze specifiche e non in corsa per un impiego da precario in sostituzione di qualche dipendente comunale in aspettativa per maternità o in malattia. E su 77 aspiranti a mettere il naso nei bilanci di Amr c’è uno spaccato di società assai ampio. Innanzitutto si tratta perlopiù di uomini (51 contro 26 donne) ma a far pensare è l’età media: 50 anni. Dentro, chiaramente, c’è di tutto, anagraficamente parlando, visto che si va dai 29 anni del candidato più giovane ai, addirittura, 78 di quello più maturo.
Curiosa e interessante è poi la provenienza: se la metà viene dalla Vallagarina, il resto del Trentino Alto Adige è ben rappresentato e sono arrivati curricula perfino da Milano e, assai più giù, da Napoli, Salerno e Bari. E tutti con esperienza di revisori dei conti ma che hanno pure rivestito incarichi di difensori tributari, sindaci supplenti, consiglieri di amministrazione di istituti di credito e curatori fallimentari.
Insomma, poco importa la durata e l’entità del ruolo che un ente pubblico mette sul piatto, l’importante è esserci.