Guide rumene e russe per scoprire palazzo Grillo

Palazzo Betta Grillo, storica dimora del quartiere di Santa Maria a Rovereto, torna ad aprire le porte al pubblico. Lo farà il 24 ed il 25 marzo prossimi durante le ormai tradizionali Giornate di primavera del Fai, occasioni uniche con le quali il Fondo per l’ambiente italiano prende per mano tutti coloro che hanno voglia di scoprire il patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Ed a Rovereto, per la prima volta in Trentino, il Fai darà modo anche agli stranieri di lingua rumena e russa di conoscere lo spaccato di storia conservato tra le mura di questo edificio grazie al prezioso contributo di due guide in lingua straniera. 
«In futuro non saremo soltanto noi italiani ad occuparci del patrimonio culturale del nostro Paese. Per questo il Fai pensa di dover acculturare queste persone, coinvolgerle» spiega Luciana de Pretis, capo della delegazione trentina del Fai che nel palazzo della Fondazione Caritro ha presentato l’iniziativa. «Una delle guide che accompagnerà i visitatori di lingua rumena è una dottoressa moldava, venuta in Italia in cerca di lavoro come badante. Si è dimostrata molto appasionata e le abbiamo proposto di fare da guida a palazzo Grillo, del quale ora sta studiando la storia».  
Ma ci sono anche quattro soci del Fai lagarini che hanno preso a cuore la situazione ed hanno fondato un nuovo gruppo Fai legato a Rovereto ed alla Vallagarina. «Il nostro scopo è quello di dialogare con gli enti per valorizzare il patrimonio che abbiamo sul territorio» ha precisato Auguro Marasca, geometra alense di 56 anni che coordinerà il lavoro del quartetto. Assieme a lui ci sono Francesca Carloni, Elena Corradini e Carlo Goj. «Uno dei compiti dei voontari Fai è quello di prendersi cura con consapevolezza dei beni», ha aggiunto Marasca indicando tra gli obiettivi anche quello di rinnovare l’interesse attorno al castello di Sabbionara d’Avio. «Cercheremo di incentivare le visite, perché l’afflusso dei visitatori è ormai stagnante», ha svelato. 
Ma l’attenzione ieri era concentrata su palazzo Betta Grillo, da qualche mese di proprietà del Comune di Rovereto «grazie al mecenatismo della sua proprietaria, Maria Angelica Grillo» ha aggiunto ieri l’assessore alla cultura Maurizio Tomazzoni. «Grazie a lei ed alla famiglia Frisinghelli che lo ha curato in questi anni potremmo ammirarlo in quest’apertura nobile che viene garantita dal Fai. Svelerà le preziose opere che custodisce ma anche quel senso del tempo che si è fermato a cent’anni fa. Inoltre è arricchito dal valore del luogo in cui si trova, nel quartiere di Santa Maria sulla via romana generatrice della città su cui si trovano tutti i suoi simboli principali: il municipio, la chiesa di San Marco, il teatro, il Mart».

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