Diverbio, e feriti, al campo di Marco

Resta tesa la situazione al campo profughi di Marco: martedì c’è stato un acceso diverbio e, anche se alla fine tutto risolto con poche conseguenze, è servito l’intervento delle forze dell’ordine per far tornare la tranquillità.
 
Cosa sia accaduto davvero e quali siano le responsabilità, lo valuterà adesso il commissariato di polizia, responsabile per l’ordine pubblico. Certo è che tutto è partito da una banale lite, che ha coinvolto alcuni richiedenti asilo ospitati nella struttura all’ex polveriera. Un inconveniente che può accadere, quando si mettono insieme ottanta ragazzi giovani, tra l’altro di diverse nazionalità e quindi diverse culture e abitudini.
 
Il problema è che la discussione è diventata in fretta lite. E la lite è purtroppo degenerata. Prima qualche spintone, tra una parola grossa e l’altra. Poi botte vere e proprie. Per questo gli operatori del Cinformi hanno giustamente ritenuto opportuno allertare le forze dell’ordine, che al campo sono accorse in massa: sul posto, nello spazio di pochi minuti, polizia, carabinieri e vigili urbani.
 
All’arrivo delle divise gli animi si sono subito tranquillizzati. Quanto alle conseguenze, tre ospiti sono stati medicati all’ospedale di Rovereto e non sono in gravi condizioni.

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