Addio a Ivano Gasperotti Pioniere dell'artigianato
È stato un pioniere dell’artigianato lagarino e trentino, un uomo che si è fatto da sé e che dal nulla ha creato un’impresa capace perfino di stregare l’Expo universale di Milano. Ivano Gasperotti si è spento ieri a 76 anni dopo una vita passata al lavoro.
In zona industriale, in viale dell’Industria, ha realizzato il suo sogno con un capannone degno di tal nome dopo aver iniziato l’attività nel 1966 nel garage della propria abitazione a Pomarolo. Nel 1968 - esattamente 50 anni fa - ha acquistato 5.370 metri quadrati di terreno a Rovereto ed ha iniziato a costruire, con personale proprio, il primo capannone con annessa abitazione. Dal 1972 al 1974 e nei periodi successivi, ha ampliato la fabbrica arrivando ad un totale di 3.000 metri quadrati di area produttiva.
L’originale attività di carpenteria pesante, insieme alla costruzione di generatori d’aria calda, a causa della crisi energetica e delle mutate esigenze di mercato ha visto l’introduzione di nuove produzioni e precisamente unità di condizionamento e sezioni ventilanti, cappe di aspirazione, canalizzazioni in lamiera zincata e acciaio inox.
L’azienda mantiene, tutt’oggi, il carattere di conduzione familiare ed il lavoro dei quattro figli, fino alla malattia che ha costretto il fondatore a ritirarsi, è sempre stato seguito dal padre. Ma la peculiarità è estesa a tutto il personale, poiché in ciascuno è forte il sentimento di appartenenza, il che rende senz’altro l’Officina Gasperotti unica nel settore.
L’impresa, attualmente, è specializzata nella progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento e condizionamento, nonché nell’aspirazione fumane da cucina. Propone servizi di consulenze per climatizzare ambienti nel settore industriale, alberghiero, commerciale, residenziale e ospedaliero. Consegna ed esegue tutte le fasi direttamente, per meglio controllare la qualità dell’esecuzione. È dotata, infatti, di uno studio di progettazione che si avvale di programmi informatici all’avanguardia e macchinari per la produzione di canalizzazioni e componentistica in lamiera zincata e acciaio inox. Inoltre, propone e assicura a tutti i clienti cicli di manutenzione periodica, fornita da personale altamente qualificato.
Grazie all’entusiasmo e alla capacità imprenditoriale di Ivano Gasperotti, che nel 1998 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, nel 2015 la società di viale dell’Industria è addirittura approdata all’Expo di Milano ottenendo un importante appalto per realizzare gli impianti dei cluster Bio Mediterraneo, Isole, Zone aride, Cereali e tuberi per le zone espostive e tecnologiche. Per l’impresa di Ivano Gasperotti è stata una vera e propria corsa contro il tempo, andata a buon fine solo grazie all’impegno di tutti: l’accreditamento per il cantiere era datato ottobre 2014, i lavori sono iniziati il 28 ottobre di quell’anno e sono terminati il 30 novembre. Si tratta di una specie di record, visto che in un mese sono stati posati 60 mila chilogrammi di canalizzazioni e sono state installate 130 unità canalizzata con sponsor ufficiale Expo. Il committente era Rubner e si sono alternate sei squadre per un totale di dodici ragazzi montatori. Insomma, Expo ha portato ad un intervento di rilievo per un’ azienda lagarina che negli ultimi anni ha lavorato per le Cantine Mezzacorona, lo stadio del ghiaccio di Pinzolo, la Sandoz, l’auditorium dell’Aquila, la Solatrix e la Luxottica.
Giovedì però sarà un giorno di lutto per l’azienda: nel pomeriggio alle 15.30 verranno celebrati i funerali di Ivano Gasperotti nella chiesa di Pomarolo.