Viale Trento a Rovereto, un rendering per spiegare i lavori
Quello sul lato est di viale Trento a Rovereto non può, e non potrà mai essere, un intervento di riqualificazione urbana «normale». Non lo è stato prima che iniziassero i lavori - la diatriba sull’abbattimento degli alberi e la «guerra di perizie» tra amministrazione e comitati contrari resteranno, a torto o ragione, due eventi caratterizzanti dell’amministrazione Valduga - e non lo è ora, con gli operai al lavoro. Tanto che lo stato di avanzamento del cantiere, oltre che «dal vivo», è controllato e giudicato quotidianamente sui social, dove i commenti sulla qualità del progetto si sprecano. E sono, ovviamente, in larghissima parte negativi: marciapiede troppo largo, marciapiede troppo stretto, manca la ciclabile, il cemento per la soletta non va bene, le linee tondeggianti delle aiuole sono brutte e avanti di questo tenore. Tutto ciò nonostante il cantiere sia in una fase iniziale. Ma per i frequentatori delle varie pagine Facebook «Sei di Rovereto se» e similari tanto basta per sentenziare: l’intervento è pessimo.
Essendo quindi questa ormai più che altro una guerra di comunicazione, il Comune ha deciso di contrattaccare, incaricando l’architetto Massimo Peota di produrre due «mega-rendering» con «immagini fotorealistiche» che diano l’idea di come sarà il lato est della via a lavori finiti. Insomma, una rappresentazione grafica da stampare in due grandi pannelli da mettere a nord e sud di viale Trento, così da dare l’idea ai passanti dell’esito finale dei lavori in corso. L’intervento di Peota costerà in tutto alle casse pubbliche 1.004 euro.
Staremo a vedere. Magari i passanti, di fronte ai due megarenderind, continueranno ad emettere giudizi negativi. Ma almeno, stavolta, con cognizione di causa.