Lezioni all'aria aperta a Marco
Quella di Marco di Rovereto è l’unica scuola elementare del Trentino che ha aderito alla rete nazionale delle scuole che praticano l’«outdoor learning», la lezione all’aria aperta. Un modo per insegnare ai bimbi a prendersi cura degli spazi verdi, imparando matematica e scienze. L’iniziativa si è trasformata in una partecipazione al progetto per il recupero della Ruina dantesca dell’ingegnere Emiliano Leoni.
La zona che è stata presa in considerazione per l’outdoor learning è una parte dei Lavini, inserita nell’abitato di Marco, la cosiddetta via della Ruina, un angolo di verde potenzialmente attrattivo ma recentemente finito nel degrado, perché usato come discarica. Le sue dimensioni sono all’incirca quelle di due campi di calcio. Ma oggi il primo problema è quello di fare pulizia, per questo motivo è stato coinvolto il Sova (Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale).
L’area verde di via della Ruina è nella parte più alta di Marco, fra la statale e il cimitero. È una zona pianeggiante, formata da una parte «selvaggia» con massi e alberi risalenti ai primi del Novecento, posta in posizione rialzata rispetto alla valle, che permette una vista suggestiva.
Una lezione all’aria aperta non sempre è una lezione di scienze, ma può coinvolgere altre discipline, come la matematica. Infatti si possono raccogliere degli oggetti e metterli nelle buste, chiedendo ai bimbi che siano della stessa quantità e dello stesso tipo. Poniamo tre pigne o cinque sassi. Le buste vengono portate in classe, dove vengono appese. Qui si sviluppa la fase di rielaborazione, in cui si usano penne e quaderni.