Al Melotti torna la rassegna "Musica Macchina"
Venerdì 26 ottobre si apre la nuova stagione di «Musica Macchina», la rassegna del Centro servizi culturali Santa Chiara - ospitata dall’auditorium Melotti di Rovereto - dedicata alla ricerca sonora sperimentale, con un orecchio di riguardo per i linguaggi della musica elettronica contemporanea: il primo appuntamento sarà con gli statunitensi «Visible Cloaks». Il concentro avrà inizio alle ore 21.
«Ambient del futuro passato» è forse la definizione più efficace, tra le varie circolate finora, per descrivere il suono del duo composto da Spencer Doran e Ryan Carlile, di Portland (Oregon). Certo è che con il loro mix di stili musicali e riferimenti estetici apparentemente distanti, i Visible Cloaks rappresentano una delle novità più affascinanti comparse sulla scena elettronica degli ultimi anni. L’album Reassemblage e l’Ep Lex, usciti nel 2017 per la label statunitense Rvng Intl., hanno visto Doran e Carlile filtrare attraverso uno sguardo nitido e iperrealista l’influenza di un certo ambient-pop giapponese anni ‘80 (un nome, su tutti: Ryuichi Sakamoto) e una sensibilità per i suoni naturali della strumentazione acustica tradizionale, replicati tramite l’uso di strumenti virtuali.
Quello dei «Visible Cloaks» è un approccio disinvolto che si orienta tra naturale e digitale, progresso tecnologico e tradizione, sintetico e organico, passato e futuro, mettendone in discussione confini e convenzioni. Il risultato è una pluralità di linguaggi, un’elettronica hi-tech che aggiorna il concetto di «Fourth World Music» nato dalle sperimentazioni di Jon Hassell e Brian Eno negli anni Ottanta e dal vivo prende la forma di un’esperienza immersiva e multisensoriale grazie ai visual curati dalla digital artist Brenna Murphy.