Amr a Rovereto, il futuro è in mano al Consiglio comunale
L’Amr, di Rovereto cambierà ragione giuridica avviandosi verso la «privatizzazione». La trasformazione in società in house a responsabilità limitata, oltre a consentire all’Azienda municipalizzata di operare sul mercato e in tutta la Vallagarina, potrebbe farle acquisire anche il ciclo idrico e dei rifiuti, soprattutto la gestione diretta della sorgente di Spino. La nuova Srl, poi, potrebbe occuparsi di servizi senza dover ricorrere per forza alla gara d’appalto ma con affidamento diretto. Ma se sarà una Srl in house oppure controllata dal Comune lo si saprà solo a febbraio. La delibera votata dal consiglio comunale, la settimana scorsa, però, ha tracciato la rotta. Si tratta di un atto di indirizzo, è vero, ma conferma che Amr, dal prossimo anno, non sarà più una società comunale ma diventerà un’azienda di capitali con gestione manageriale ancorché con proprietà pubblica. L’aula ha comunque accolto l’emendamento del consigliere civico Alessandro Soini, che ha chiesto di poter valutare la soluzione migliore tra Srl in house ed Srl controllata. In febbraio si avrà la risposta. «Mi sembra una concessione importante - spiega Soini - perché deve essere l’aula nella sua interezza ad esprimersi. Nell’atto di indirizzo si parla di trasformazione in Srl in house con nuovi servizi aggiunti ed è quanto propone lo studio di “Ernst & Young” che è passato solo dalle commissioni ma non in consiglio. Per ora si prevede di affidare ad Amr, oltre ai servizi che già gestisce, solo il verde pubblico e il patrimonio comunale. Sugli altri aspetti, come detto, deve essere il consiglio comunale nella sua interezza a valutare quali servizi dare. In febbraio, quindi, andremo in aula per decidere appunto quali nuovi servizi mettere nelle mani di Amr. Sulla forma giuridica abbiamo preferito lasciare aperta ogni possibilità. Intanto verifichiamo se ci sono i presupposti per allargare gli ambiti di manovra oltre al verde pubblico e alla gestione del patrimonio. Nel consiglio di febbraio sentiremo non solo gli esperti di “Ernst & Young” ma anche gli organi di Amr e i lavoratori, che sono preoccupati per il loro futuro. Sono convinto, e l’altra sera gli altri consiglieri e il sindaco hanno concordato, che deve essere un processo partecipato al cento per cento. Per questo ho proposto l’emendamento visto che la delibera era di arrivare direttamente ad una Srl in house. Meglio non dare per scontati tutti i servizi ma valutare come civico consesso il percorso migliore».