Rovereto: «Macchinette del caffè con bicchierini solo bio»
Mai più bicchieri del caffè della macchinetta da gettare nel cestino di qualche ufficio pubblico e delle scuole e nemmeno le riviste del Comune spedite in ogni casa incellofanate. E ancora: erogatori di acqua potabile in vari punti dalla città da cui attingere solo con borracce esclusivamente personali. È questa la ricetta che il consigliere comunale dei Verdi Ruggero Pozzer propone alla giunta e che, non a caso, è infilata dentro un'interrogazione presentata al sindaco Francesco Valduga in cui chiede di «conoscere la disponibilità ad eseguire, con celerità, le azioni proposte come primo passo di una necessaria attivazione nell'eliminazione dei prodotti plastici a perdere».
Pozzer, dunque, va dritto al sodo spingendo forte sull'acceleratore della sostenibilità e, come in questo caso, del «plastic free».
Ovviamente lo fa come consigliere comunale e dunque stimolando palazzo Pretorio ad attivare delle buone pratiche per fornire il proprio contributo alla tutela dell'ambiente.
«Una sempre maggiore attenzione da parte dell'opinione pubblica, - ricorda l'esponente dei Verdi - sta evidenziando una necessità impellente: quella di stabilire modalità sostenibili di gestione dell'impronta umana. Uno degli obiettivi prioritari riguarda la riduzione del consumo di materie plastiche. Per tale obiettivo è necessario il coinvolgimento personale di ciascuno ma prioritariamente un'accurata gestione amministrativa delle scelte. Non si salva il mondo in un solo giorno ma da qualche parte è necessario iniziare».
Ecco dunque la sua proposta, portata direttamente a palazzo Pretorio perché «il buon esempio deve scaturire da azioni dell'amministrazione nel far proprie diverse scelte di riduzione della plastica a perdere nelle proprie strutture».
E le ipotesi messe sul tavolo da Pozzer sono, come detto, relative ai distributori di bevande e alle modalità di spedizione di giornalini in uscita da piazza del Podestà.
«Alcuni obiettivi possibili nell'immediato sono l'eliminazione degli imballi plastici. Meglio sarebbe utilizzarli unicamente se prodotti con materiali biodegradabili e compostabili. L'esempio più comprensibile riguarda il periodico comunale inviato a tutte le famiglie che fino ad ora è stato avvolto con una pellicola plastica non biodegradabile».
In giro per la città, invece, il consigliere suggerisce di «posizionare solo distributori di bevande che prevedano l'utilizzo di tazze personali riutilizzabili, evitando il bicchiere a perdere. Ma anche posizionare macchinette del caffè o delle bibite piuttosto che alimenti contenuti in confezioni di materiale biodegradabile e compostabile».
Per quanto riguarda le bottigliette d'acqua, infine, Pozzer le metterebbe volentieri al bando. «Si dovrebbero installare erogatori con refrigerazione istantanea per riempire contenitori personali evitando quindi lo spreco di plastica sua e getta. E questi interventi dovrebbero essere caldeggiati dal Comune e promossi in tutti gli ambienti pubblici della città, iniziando dalle scuole di ogni ordine e grado e dagli uffici aperti alla gente».