Verdi, Leu e parte di M5s: terzo polo con Gloria Canestrini come candidato sindaco
Mentre il Pd si macera al suo interno per riuscire ad accasarsi con il sindaco uscente Francesco Valduga, c’è un’altra sinistra - a giudicare dai contenuti quella vera - che in un batter d’occhi si è messa insieme ed ha composto una coalizione totalmente vocata alla causa dell’ambiente e della vivibilità urbana. E, cosa più unica che rara, ha pure pronto un programma che non promette la pace nel mondo ma, appunto, la vita in città. Con visioni anche a lungo termine e ipotesi che faranno arrabbiare qualcuno (basta strade non piacerà ai forzati dell’automobile) ma che sono in sintonia con il nuovo vento mondiale che spinge, per esempio, Greta Thunberg. Insomma, ecologia non certo come «cadeau» da benpensanti ma come progetto politico.
Della squadra fanno parte i Verdi, Rovereto Bene Comune (lista di sinistra che cinque anni fa ha sostenuto Andrea Miorandi), associazioni di vario genere, la parte ambientalista del Movimento 5 Stelle e semplici cittadini. Un gruppone che, in fin dei conti, vuole «solo» poter vivere bene a Rovereto.
Il candidato sindaco è l’avvocato Gloria Canestrini, sostenitrice da sempre dei valori e dei diritti dei consumatori e dei più deboli. «Mi hanno convinto a imbarcarmi in questa avventura perché c’è una coalizione larga e soprattutto con valori veri, concreti e che servono a tutti a prescindere dall’area politica di appartenenza».
Il «sì» a correre per palazzo Pretorio, però, non è stato facile. «Sono rimasta a lungo in dubbio se partecipare o meno a queste elezioni comunali. Poi ho capito che avevamo tutti le idee chiare su cosa fare. E mi è piaciuto l’invito a girare quartiere per quartiere per spiegare il nostro progetto ma soprattutto la necessità di credere e lavorare per il benessere vero, non quello dei programmi dei partiti».
La coalizione, tanto per essere chiari, si chiama «Rinascita per Rovereto» e, come detto, mette insieme società civile e partiti strutturati come i Verdi e Leu, che adesso è diventata «È Viva». E poi ci sono movimenti di opinione e di impegni civico come «Rovereto Bene Comune» e «Officina Rovereto» e associazioni di volontariato sociale. «L’idea è nata dalla volontà di tutti di evitare altro consumo di suolo: - spiega Gloria Canestrini - occorre ripensare la città come policentrica e compatta. Noi diciamo no all’uso continuo dell’automobile e sì a nuove piste ciclabili biderazionali, protette e soprattutto finite, con un capo e una coda. E diciamo no a nuove strade, siano esse tangenziali piuttosto che autostrade come la Valdastico. Il nostro obiettivo è puntare decisi sulla vivibilità, con programmi realizzabili e non promesse a vuoto».
Il pezzo forte però, in un’epoca in cui trionfa la politica dell’insulto, è l’aggettivo che «Rinascita per Rovereto» ha scelto per la propria strategia politica: garbato. «Sì, è questo il nostro aggettivo, garbato. Biosgna sempre raccogliere quello che c’è di buono e Rovereto è piena di cosa belle. Però si deve avere il coraggio di dire basta a centri commerciali che portano solo nuove strade. Noi abbiamo una visione di futuro ed è quello che mi ha convinto a scendere in campo».