Quattro studenti nei guai per la rissa al don Milani
Quattro nei guai per rissa e lesioni, uno per minacce e in tre per diffamazione. Il battibecco sfociato in rissa all’istituto don Milani è ormai incanalato dentro i binari della giustizia. La procura ha infatti chiuso le indagini e avvisato indagati e parti lese (padre e figlio). Che ora potranno depositare memorie e poi attendere l’udienza preliminare.
A rischiare grosso, però, sono quattro studenti maggiorenni della scuola di via Balista (Gianluca Cunial, Samuele Miorelli, Bilal Zouhir e Gianluca Decarli) e un paio di minori «spalleggiatori». E tutto per una discussione finita a botte e poi sui social network partita sui corridoi della scuola.
Che finisse così, d’altro canto, c’erano pochi dubbi: le botte al don Milani non sarebbero mai potute rimanere un episodio da gestire solo all’interno dell’istituto, possibilmente con riservatezza. Perché quel giorno potrebbe essere stato commesso un reato, il che rende la vicenda un fatto di interesse pubblico. Questa è la convinzione per lo meno del commissariato di polizia, che ha fatto gli accertamenti del caso e che ha inviato tutto all’autorità giudiziaria. E questa è la convinzione pure della procura, che ha aperto un fascicolo ed ora l’ha chiuso rimettendo la questione nelle mani del giudice.
Il risultato è che nei guai sono finiti più o meno tutti per rissa e lesioni. Parte lesa della vicenda, secondo il pm Valerio Davico, sono il padre e il figlio studente preso di mira, anche con video e sfottò su Internet che, non a caso, hanno aggiunto alle accuse anche la diffamazione.
La brutta storia risale a fine ottobre scorso. A lezioni finite, uno studente sente pronunciare il suo nome dalla finestra di un’aula e dice di essere stato preso in giro.
Così sale per affrontare i compagni. Dietro di lui il padre, che cercava di capire cosa stesse accadendo. Da qui in poi i racconti divergono: tutti dicono di averle prese e, ovviamente, di non averle date. Quel che è certo è che nel corridoio della scuola si è verificato un episodio decisamente spiacevole: un video ha ripreso la scena.
Pur confusamente, si vedono alcuni individui coinvolti, che menano le mani. Certamente, si vede una persona a terra, che viene picchiata. A quel punto sono arrivati tutti: sia il 118 che la polizia. I primi si sono occupati dei feriti più seri - il ragazzino che, sentitosi preso in giro, era risalito in classe e il padre, che poi è colui che ha avuto i danni maggiori, con una lesione piuttosto seria al setto nasale - mentre gli agenti hanno iniziato gli accertamenti necessari per ricostruire l’accaduto.
Questi i fatti. Se si arriverà a processo, tuttavia, è facile immaginare che sarà cosa lunga: i racconti già in parte fatti, dei soggetti coinvolti, sono decisamente contrastanti. Uno dei ragazzi (il figlio dell’adulto picchiato) lamenta di essere stato oggetto di bullismo. L’altro (quello denunciato anche per minacce) racconta di essere stato a sua volta aggredito senza motivo.