Piazza Rosmini è da rifare: selciato sconnesso, crepe e tombini pericolosi
Il primo annuncio risale a quest’estate: non si possono attendere oltre i tempi biblici di Patrimonio del Trentino. Con o senza l’abbattimento dell’ex Anmil è diventato prioritario mettere in sicurezza piazza Rosmini. Perché ormai non è più questione di estetica, è una faccenda di sicurezza sulla strada. Perché tra buche, avvallamenti, crepe, tombini che spuntano e diventano ostacoli improvvisi, qualcuno rischia di farsi male. Ecco perché la giunta ha rivisto i piani originari, ed ha accelerato l’intervento. Partirà a breve un’opera di manutenzione straordinaria, che intende per ora tamponare le falle in attesa di poter mettere mano - a quel punto sì per un restyling generale - all’intera piazza quanto prima. Per ora si pensa alla sicurezza. Già appaltati i lavori, che saranno assegnati alla società Giovanella Srl, che se li è aggiudicati con un ribasso del 13,666% sulla base d’asta di 102 mila euro (71.619,60 l’importo di aggiudicazione). Ora si tratta di partire. Con una promessa, che ora fa l’assessore ai lavori pubblici Carlo Plotegher: «Riusciremo a fare i lavori senza chiudere al traffico la rotatoria».
Il problema piazza arriva da lontano. Ancora la precedente giunta Valduga aveva in animo un progetto di ristrutturazione completa. Ma si era sempre frenato per questioni di buon senso: «C’era e c’è ancora in ballo la demolizione dell’ex Anmil - spiega l’assessore Plotegher - quando si procederà con quell’intervento, saranno tanti i mezzi pesanti che dovranno transitare sulla piazza. Non si voleva fare un intervento, che sarebbe costato svariate centinaia di migliaia di euro, per metterlo quasi subito a rischio, visto l’alto numero di passaggi di mezzi pesanti previsto». E poi sembrava questione di tempo. Poi però non è andata come immaginato. Prima il dibattito cittadino - con la proposta di realizzare lì una scuola di musica - che tuttavia è stata cassata perché palazzo Pretorio ha ritenuto non vi fossero fondi sufficienti, a sostegno della proposta dei privati. Poi gli uccellini che dovevano nidificare, e che quindi avevano obbligato a congelare qualsiasi proposito di portare lassù le ruspe. Poi, quando pure i pennuti se n’erano andati, eccoti arrivare la grana del copyright, tema posto dall’architetto che firmò a suo tempo il progetto e non lo vuol vedere cancellato, benché sia ridotto a rudere. Insomma, i tempi si sono allungati troppo. E la piazza è troppo danneggiata. Già in coda alla scorsa legislatura, l’assessore ai lavori pubblici Beppino Graziola aveva proposto un intervento tampone, ora si procede in questa direzione. «Ad ottobre abbiamo approvato il progetto, 20 giorni fa è arrivato il via libera della Sovrintendenza, perché la piazza è tutelata - spiega Plotegher - adesso siamo andati all’appalto. Siamo pronti per partire. Lo faremo, naturalmente, appena il clima lo permetterà. Mi viene da dire dopo il disgelo. E si tratterà di un intervento che sistemerà per lo meno le parti di pavimentazione più ammalorate. Pur essendo un opera di manutenzione, è piuttosto corposa». Quanto ai tempi, non saranno brevi: «Servirà almeno un mese e mezzo, forse due, anche perché procederemo per lotti, così da garantire sempre il doppio senso di marcia, in modo che la piazza sia sempre transitabile, così da creare il minor disagio possibile». Questo non significa che si rinuncia al progetto di restyling completo della piazza. Ma per quell’intervento, che tocca anche l’area più in prossimità di via dei Colli, serve che la piazza non sia invasa da camion che portano detriti. Quindi prima va sciolto il nodo ex Anmil.