Questa mattina i commercianti per strada contro le chiusure: «Siamo esasperati ora basta»
La manifestazione in via Rialto per far sentire la voce di una categoria economica allo stremo. Dopo ristoranti e bar, anche i negozi registrano perdite sempre maggiori a causa della prolungata inattività. E si fa strada l'ipotesi di una clamorosa protesta il 7 aprile: tirare su le saracinesche come ultimo grido di aiuto
ROVERETO - Mobilitazione dei commercianti lagarini, oggi, per denunciare i disagi pesanti provocati dalle chiusure disposte dal governo come misure anti-covid.
«Adesso basta! Abbiamo già dato, siamo gli unici penalizzati dalle continue chiusure imposte dal governo. Vogliamo lavorare», dicono.
Stamattina, manifestazione in via Rialto per far sentire la voce di una categoria economica allo stremo.
Alle 9 molti dettaglianti del centro storico sono dunque scesi in strada, con mascherine e distanziamento, per testimoniare proprio questo stato di sofferenza e di emergenza socio-economica ancor prima che sanitaria.
Dopo le proteste di pubblici esercizi e ristoratori, dunque, adesso tocca ai commercianti manifestare per chiedere un cambio di strategia e la possibilità di tornare a lavorare per sopravvivere, dopo oltre 13 mesi di restrizioni e chiusure.
Il Trentino, d'altro canto, per quanto riguarda le botteghe è in zona rossa dal 15 marzo e lo resterà almeno fino al 5 aprile.
Con una sforbiciata decisa agli incassi visto che si priva il settore del tradizionale e proficuo shopping di primavera e soprattutto di Pasqua.
E ora si fa strada l'ipotesi di una clamorosa protesta il 7 aprile: tirare su le saracinesche come ultimo grido di aiuto
SULL'ADIGE DI OGGI LE VOCI DEI COMMERCIANTI