Slot, videolottery, scommesse, Gratta e vinci: in Vallagarina giocati in un anno 100 milioni di euro
Le parrocchie e le associazioni impegnate contro il gioco d'azzardo denunciano un aumento dei casi di ludopatia: sono gli impoveriti dalla crisi che cercano di rifarsi ma anche persone dipendenti dal gioco come da una droga.
ROVERETO. Le vecchie slot machine e le nuove videolottery, il buon vecchio lotto e gli ormai collaudati gratta e vinci. E poi tutto il mondo dei giochi e delle scommesse on line, non di rado ai limiti o fuori della legalità. In Vallagarina e sugli Altipiani in un anno ci giochiamo quasi 100 milioni di euro. Una parte rilevante di questa cifra è vero e proprio gioco d'azzardo. È vero che, tra piccole cifre al gratta e vinci e colpacci alla macchinetta, le vincite complessive superano i 70 milioni. Ma quelli che hanno perso i restanti 20 o 25 milioni spesso sono rovinati.
L'anno scorso, a seguito delle chiusure per la pandemia, il gioco fisico alle slot machine o nelle sale scommesse si è molto ridotto. Il gettito fiscale da gioco legale, che nella nostra zona si attesta sui 13 milioni l'anno, ha visto una contrazione pari a un terzo. Ma sono esplose le giocate sul web e il gioco illegale. Le parrocchie e le associazioni impegnate contro il gioco d'azzardo denunciano un aumento dei casi di ludopatia: sono gli impoveriti dalla crisi che cercano di rifarsi ma anche persone dipendenti dal gioco come da una droga.
Secondo l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2019 in Vallagarina il valore del giocato di tutti i tipi è stato pari a oltre 94 milioni di euro, in leggero calo (-1%) sul 2018 ma in netta crescita, più 5%, rispetto al 2017. Sugli Altipiani Cimbri siamo a 2,9 milioni di euro di giocate, in aumento di ben l'11% sull'anno precedente. Il totale delle due comunità di valle fa 97,2 milioni. Le vincite complessive ammontano a 74,3 milioni. Le cifre perse sono pari a 22,9 milioni.Rovereto fa la parte del leone con 72,4 milioni di valore del giocato, in linea con l'anno precedente e in crescita rispetto ai quasi 69 milioni del 2017. La fetta più grossa va alle videolottery, ben 40,3 milioni di giocato in aumento sui 40 milioni del 2018, che hanno ormai soppiantato le slot machine, al secondo posto con 19,1 milioni, anche per effetto della riduzione del numero di questi apparecchi. L'anno prima le slot arrivavano ai 20 milioni di giocato.Al terzo posto per volumi giocati si piazzano ormai da un po' le lotterie istantanee, cioè i gratta e vinci, arrivate a 4,9 milioni.
Il lotto si attesta a 3,1 milioni, mentre il superenalotto si mantiene sotto il milione di euro, 966mila euro nel 2019. Vanno forte le scommesse sportive a quota fissa e le scommesse virtuali, che hanno ormai soppiantato i concorsi pronostici come il tradizionale Totocalcio. Nel 2019 a Rovereto le schedine giocate valgono appena 8.000 euro, mentre le scommesse sportive a quota fissa sono a 2 milioni e mezzo di euro e le scommesse on line a 1 milione 100mila euro.Le vincite totali nella città della Quercia ammontano a 57 milioni, di cui 34,8 milioni alle videolottery, 13,2 milioni alle slot machine, 3,5 milioni ai gratta e vinci, un po' più di 2 milioni al lotto e una cifra analoga nelle scommesse sportive. Su queste vincite si pagano poco meno di 9 milioni di imposte. Quello che rimane, pari a 15,3 milioni, sono soldi persi. In realtà i soldi buttati via sono di più, perché ci sono tanti che giocano e non vincono a fronte di poche vincite più consistenti.L'anno scorso le restrizioni per la pandemia hanno limitato fortemente il gioco fisico. Di fronte a queste limitazioni, però, sono aumentati il gioco d'azzardo sul web e il gioco illegale.
«Durante il lockdown c'è stata un'esplosione del gioco d'azzardo illegale a fronte di una contrazione del gioco legale» afferma il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna, che di recente ha annunciato, per dopo l'estate, una app per verificare la legalità del punto di gioco. Per quanto riguarda l'on line, l'Agenzia ha finora inibito qualcosa come 9.079 siti internet di gioco illegale. Il gioco a distanza, dice l'Unità di informazione finanziaria, i detective antiriciclaggio della Banca d'Italia, è diventato anche un modo per riciclare denaro sporco.