Rovereto: non gli danno da bere, ubriaco spacca un portacenere in testa al barista
Nuovo episodio di violenza in centro: il balordo ha persino scagliato una fioriera ed ha fatto volare i mobili, ferito il titolare del bar Depero, Massimo Rec, soccorso da un’ambulanza
ROVERETO. Ancora botte, ancora violenza in centro, a due passi dal salotto urbano della città. E ancora vittima della brutalità di qualche balordo è un barista, un esercente che nonostante la crisi economica tiene duro e prova a tenere le serrande alzate per dare un senso, appunto, alla città. Ancora una volta, infine, il centro del disagio è uno dei vertici del triangolo a due passi dalla Ztl, la piazza ex stazione delle corriere su corso Rosmini.
A farne le spese, con tanto di soccorso dell'ambulanza e trasporto in ospedale, è ancora una volta il titolare del bar Depero Massimo Rec. Qualche giorno fa, per capirci, stava chiudendo il locale - «saranno state le 10.30 di sera» - quando si è presentato al bancone un uomo visibilmente ubriaco. Ha chiesto da bere ma il barista ha rifiutato spiegando al cliente, inizialmente, che stava chiudendo. L'altro è andato in escandescenze ed ha afferrato una sedia scagliandola contro il bancone. Al rinnovo della richiesta del bicchiere la risposta, pur pacata, è stata che non si servivano più alcolici, men che meno al nuovo avventore che era già visibilmente alticcio. A questo punto l'uomo ha preso tutto quello che c'era in giro scagliandolo ai quattro venti.
«È arrivato perfino a sollevare una grossa fioriera e a tirarla in mezzo alla piazza».
Per quanto riguarda il barista, è stato colpito ripetutamente con una borsa della spesa fino a quando, dopo che l'esagitato ha preso di mira ogni pezzo dell'arredamento, ha sollevato un portacenere di vetro e l'ha tirato in testa a Massimo.
A quel punto un cliente ha lanciato l'allarme mentre l'energumeno se n'è andato. Sul posto è arrivata l'ambulanza seguita da una pattuglia dei carabinieri. Massimo Rec è stato visitato e medicato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria del Carmine con una ferita alla testa ma dall'avventore violento si sono perse le tracce. «Si tratta di un cittadino extracomunitario che comunque è isolato dal resto della sua comunità. - racconta la moglie Angela Cioni - Sanno tutti chi è ma, appunto, lo evitano perché è una persona violenta».
Non è la prima volta che in piazzetta si prendono a botte. Ma dopo l'intervento del questore ed il pattugliamento delle forze dell'ordine la situazione sembrava essere tornata alla normalità. Questo episodio, però, non riguarda baby gang o microcriminalità ma è l'azione di un singolo che, quando alza il gomito, crea decisamente problemi. E diventa talmente violento da distruggere non solo sedie e tavolini ma rischiando di fare davvero del male a chi è dietro ad un bancone per lavorare.