Con la casa ecosostenibile Gea le bollette diventano un ricordo: ecco di cosa si tratta
Il progetto della startup innovativa NTC&R, insediata in Progetto Manifattura, verrà presentato al Salone Internazionale dell'Industrializzazione Edilizia di Bologna
ROVERETO. Al Salone Internazionale dell'Industrializzazione Edilizia (SAIE) di Bologna, il futuro diventa presente. La startup innovativa NTC&R presenterà infatti GEA, un nuovo modello di casa in specifiche “passivhaus” (casa passiva), antisismica, intelligente e indipendente dal punto di vista energetico.
Il progetto, brevettato, nasce in collaborazione con il Dipartimento di Tecniche delle costruzioni dell’Università di Bologna, con l’Istituto Cooperativo per l'Innovazione in ambito edilizio (ICIE) e con un pool di imprese del settore, tra cui Aersafe, azienda attiva nel campo della sanificazione dell’aria e insediata, proprio come NTC&R, a Progetto Manifattura, l’hub green di Trentino Sviluppo a Rovereto.
Sicura da abitare e costruire, confortevole da vivere e immune al caro-bollette. È GEA, la casa del futuro, i cui moduli dell’involucro sono brevettati dalla ATMA Engineering e prodotti dalla startup innovativa NTC&R in collaborazione con il Dipartimento di Tecniche delle costruzioni dell’Università di Bologna. Il progetto verrà presentato domani, 19 ottobre, nel capoluogo emiliano in occasione del Salone Internazionale dell'Industrializzazione Edilizia (SAIE).
Arrivata in Progetto Manifattura nel 2019 per sviluppare nuovi modelli di pannelli antisismici e coibentanti, NTC&R impiega oggi negli spazi Be Factory 12 addetti (10 in produzione, 2 in ufficio) ed ha in programma di assumere nei prossimi mesi anche un architetto, un ingegnere strutturista e, visti i tassi di crescita, almeno altri 4 operatori.
Il progetto GEA – che già nel nome omaggia la dea greca della Terra – è volto a proporre nuovi modelli abitativi che siano appunto: Green, Ecosostenibili e Antisismici. L’idea nasce cinque anni fa da una call del Ministero delle Infrastrutture per mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare italiano ed efficientarlo dal punto di vista energetico.
Il direttore marketing di NTC&R Lucio Cerrito spiega: «NTC, azienda storica collegata a NTC&R, deteneva già negli anni Novanta il brevetto per costruire pannelli coibentati antisismici, antisfondamento e con un indice rilevante di isolamento acustico. I moduli dell’involucro di GEA sono lo step successivo. Rendono veloce la posa in opera e, in combinazione con le tecnologie dei partner, garantiscono la purificazione e sanificazione dell’aria indoor, certificata anche contro il Covid. Il recupero delle acque piovane e un sistema di climatizzazione a bassa potenza completano il quadro degli elementi multifunzione del progetto. GEA è quindi una casa a bilancio energetico positivo, autosufficiente, che in alcune configurazioni può addirittura cedere energia alla rete e si attesta a un livello di classe energetica superiore ai valori richiesti dagli standard passivhaus. Un’abitazione così non ha bisogno di manutenzione e, per chi ci abita, le bollette rimangono solo un ricordo».
I materiali base del sistema costruttivo brevettato da NTC&R comprendono armature in ferro a traliccio zincate a caldo, con EPS come isolante e getto eseguito in opera. Tale lavorazione genera una struttura edile monolitica, considerata una delle più resistenti agli eventi avversi come terremoti e trombe d’aria.
Tutti i materiali utilizzati, inoltre, sono VOC Free, cioè privi di sostanze volatili organiche. Ciò permette ai posatori di lavorare in un cantiere salubre, pulito, senza mascherine per le polveri nocive e agli abitanti della casa di vivere poi in un ambiente più sano. Anche il basso peso medio dei pannelli – circa 20-30 kg – contribuisce a innalzare il livello di sicurezza degli operatori coinvolti nella movimentazione degli stessi e ad aumentare la velocità della posa in opera.
Per la consegna al grezzo finito di un monopiano di 150 mq ci vogliono infatti poco più di due settimane. Ma la forza di GEA sta soprattutto nella rete di partner industriali e centri di ricerca che hanno contribuito allo sviluppo dei diversi brevetti.
«Tra questi – conclude Cerrito – il Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali dell’Università Bologna, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena, il laboratorio di ENEA Certimac e l’Istituto di Scienza e tecnologia dei materiali ceramici CNR di Faenza, e una serie di aziende e organizzazioni attente ai temi della sostenibilità e all’innovazione, come Litokol di Rubiera e Aersafe, un’azienda che si occupa di purificazione dell’aria e che abbiamo conosciuto proprio qui in Progetto Manifattura, essendo anche loro insediati. Non ultimo l’Istituto Cooperativo per l’Innovazione in ambito edilizio ICIE».