Violenza / La tragedia

Iris Setti uccisa a Rovereto, Fugatti: cambiare le norme per consentire la reclusione di persone pericolose

Il presidente della Provincia, facendo riferimento al caso dell'uomo arrestato per l'omicidio, il 37enne senza fissa dimora Nweke Chukwuda, chiede regole più stringenti per permettere di tenere questi individui in carcere o all'interno di istituzioni destinate a chi soffre di problemi psichiatrici

IL DELITTO Iris Setti uccisa al parco, possibile il tentativo di rapina
LE FOTO L'aggressione mortale al parco Nikolajevka
VIDEO Ecco che cosa aveva fatto un anno fa l'uomo arrestato a Rovereto
NORIGLIO Mara Fait uccisa davanti agli occhi della madre

TRENTO. "Al Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica cercheremo di capire quanto accaduto a Rovereto. Si tratta di fatti gravi che hanno messo in difficoltà e che stanno facendo soffrire la comunità trentina. Serve chiarezza e che questi fatti non accadano più".

Così, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in merito all'uccisione di Iris Setti, avvenuta la sera dello scorso sabato 5 agosto nel parco Nikolajewka di Rovereto.

Fugatti ha inoltre chiesto "regole più stringenti". "Soprattutto riguardo a persone che hanno problemi psicologici, le leggi favoriscono il reinserimento, che non sempre è semplice e non sempre accade. Le leggi a nostro avviso devono essere cambiate per permettere di inserire queste persone all'interno delle normali istituzioni carcerarie e anche dentro percorsi di istituzioni legate ai problemi psicologici", ha aggiunto Fugatti.

Fugatti sull’omicidio di Rovereto: «Fatti gravi che non si devono ripetere mai più. Servono regole che diano garanzie»

«Fatti gravi, che fanno soffrire la comunità trentina. Adesso serve chiarezza, perché non succeda più». Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, presenta la riunione del Comitato dell’ordine pubblico e sicurezza dopo il brutale omicidio di Rovereto.

Secondo quanto riferito dal governatore, i casi in Trentino sarebbero diversi. "Stanno crescendo - ha aggiunto - in relazione all'arrivo di minori con caratteristiche di questo tipo. Non possiamo pensare di trattare queste problematiche solo con la reintroduzione, servono garanzie e possibilità di controllo di queste situazioni".

Fugatti si è messo in contatto anche con il commissario del governo, Filippo Santarelli, per la convocazione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. "Occorre capire se qualcosa non ha funzionato e dove si deve intervenire con determinazione e tempestività", ha detto.

Mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio per la vittima da parte della politica locale, in molti chiedono anche spiegazioni in merito alla libertà di cui godeva l'uomo nonostante i precedenti.

Un tentativo di rapina potrebbe essere alla base della brutale uccisione di Iris Setti, 61 anne, aggredita la sera del 5 agosto a Rovereto.

I carabinieri che hanno fermato l'aggressore, Nweke Chukwuda, 37enne senza fissa dimora di origine nigeriana con numerosi precedenti penali, lo hanno infatti trovato in possesso di un anello appartenuto alla vittima.

I pantaloni abbassati della donna, segnalati da alcuni testimoni, potrebbero invece essere conseguenti alla colluttazione.

Gli inquirenti stanno però ancora raccogliendo elementi utili a capire il movente del delitto.

Dalle prime ricostruzioni, la donna, funzionaria di banca in pensione dal 2021, ha fatto visita alla madre di 87 anni, su via Lungo Leno sinistro, lasciando la sua abitazione poco dopo le 22 per tornare a casa propria, a meno di un chilometro di distanza.

All'altezza del parco Nikolajewka, è stata aggredita, scaraventata a terra e colpita ripetutamente al volto.

Le sua urla hanno richiamato l'attenzione dei residenti dei condomini vicini, che hanno allertato le forze dell'ordine e i soccorsi.

La donna è morta all'ospedale di Trento per le ferite riportate.

Il suo aggressore è stato fermato poco lontano dal luogo del delitto dai carabinieri grazie all'impiego del taser.

L'uomo si trova ora nel carcere di Trento.

Intanto, non si placano le polemiche per i precedenti dell'uomo, noto alle forze dell'ordine per aver aggredito un ciclista lo scorso anno in via Benacense, dove si era scagliato anche contro gli agenti intervenuti per bloccarlo.

In seguito a quell'episodio, per il 37enne erano scattati i domiciliari, che aveva scontato nell'abitazione di alcuni familiari nel comune di Mori.

Di seguito la misura cautelare era stata ridotta all'obbligo di firma, di cui non risultano violazioni.

"C'era stato un precedente che dobbiamo capire se poteva evitarci quanto accaduto", ha affermato il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga.

Il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, ha parlato della necessità di "maggiori misure restrittive" per prevenire i reati, mentre il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia Pierantonio Zanettin e la deputata trentina del Pd Sara Ferrari hanno depositato due interrogazioni sulla vicenda.

La consigliera altoatesina Rita Mattei ha invece chiesto l'immediata creazione di un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) tra la Provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano.

Domani Cgil, Cisl e Uil del Trentino manifesteranno al Parco Nikolajewka per chiedere sicurezza, mentre mercoledì 9 agosto, alle 21, si terrà una fiaccolata silenziosa in ricordo di Setti e di Mara Fait, uccisa lo scorso 28 luglio, sempre a Rovereto, dal vicino di casa, nella frazione di Noriglio.

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