Omicidio di Iris Setti, il sottosegretario Molteni: «Allontanare i soggetti pericolosi dall’Italia»
Questa mattina (8 agosto) palazzo Pretorio ha ospitato il vertice straordinario del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Il sindaco roveretano Francesco Valduga: «Percorsi specifici per i soggetti che manifestano evidenti segni di squilibrio affinché, intercettati, possano essere sottoposti a cure efficaci»
MOLTENI Il sottosegretario: «Vicini alla comunità: i soggetti pericolosi vanno espulsi»
FUGATTI «Più attenzione per i casi pericolosi per la comunità»
IL SINDACO Valduga: «Servono percorsi per intercettare i soggetti pericolosi»
IL VERTICE L'incontro del Comitato per l'ordine e la sicurezza
ROVERETO. Questa mattina (martedì 8 agosto), nella sala della giunta comunale di palazzo Pretorio, a Rovereto, il vertice straordinario del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica chiesto dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e dal sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, in seguito all'uccisione della 61enne Iris Setti nel parco Nikolajewka. All'incontro, convocato dal commissario del governo per la provincia di Trento, Filippo Santarelli, ha partecipato anche il sottosegretario di Stato all'interno, Nicola Molteni.
«Questo tavolo ha dimostrato l’importanza della sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e magistratura. Dalla revisione fatta è risultato chiaro che vi sono delle situazioni in limbo dal punto di vista normativo e gestionale - ha spiegato il sindaco roveretano, Francesco Valduga - abbiamo preso atto dell’impegno a rivedere le norme in essere che, in questo momento, non consentono alle istituzioni di intervenire nel sistema in maniera efficace, le quali hanno poco a che fare con il monitoraggio del territorio. Oltre all’ipotesi di ampliamento degli organici, risulta necessario ragionare su percorsi che rendano possibili la cura di questi soggetti: non è possibile che, qualora si manifestino segni di squilibrio evidenti, tali persone non possano essere intercettate dal sistema e rimosse dalla comunità al fine di avviarle verso un iter terapeutico reale. Questo confronto è stato importante per il rispetto del dolore della famiglia di Iris Setti, per quello della comunità. Non devono più verificarsi situazioni di disagio come questa».
«Abbiamo affrontato una riflessione lunga e importante durante la quale abbiamo ricostruito i tasselli dell’omicidio di Iris Setti. È fondamentale che il Governo sia presente in questo percorso: non può abbandonare una comunità scossa per un crimine tanto aberrante e abominevole per le modalità in cui si è svolto, che non rappresenta soltanto una fonte di dolore per la comunità di Rovereto e la comunità trentina in generale ma anche un elemento di shock e dolore per tutto il popolo italiano».
«Abbiamo ricostruito il profilo criminale del soggetto che ha ucciso brutalmente Iris Setti. Ieri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Piantedosi hanno avvertito necessità di presentare pacchetto sicurezza in cui le procedure di allontanamento dal territorio nazionale di soggetto pericolosi e violenti debbano avvenire con la massima rapidità. Il quadro normativo non è immutabile, anzi. Non devono rappresentare un pericolo per la popolazione coloro che mostrano un profilo criminale importante e patologie legate a deficit di natura psichiatrica, la posizione del Governo è assolutamente netta e coerente».
«Quanto accaduto ci impone anche di alzare il livello di controllo territoriale, stiamo valutando la possibilità di rafforzare il personale delle forze dell’ordine. Dobbiamo evitare che fatti criminali come questo si possano ripetere. Sul tavolo le tematiche coinvolgono sicurezza, immigrazione, gestione sociale e sanitaria di soggetti vulnerabili a fronte di un flusso migratorio che sta subendo una implementazione di natura epocale per l’instabilità del Mediterraneo, specie in riferimento ai minori non accompagnati. Lo Stato vuole garantire vicinanza e aiuto agli amministratori locali e alla popolazione che sta affrontando un momento tanto doloroso e drammatico» ha evidenziato Monteni.
«La valutazione viene fatta a 360 gradi, anche per soggetti pericolosi italiani - ha concluso, rispondendo a un giornalista - si sta lavorando per rendere concreto l’apporto delle strutture sanitarie: casi di marginalità e vulnerabilità non possono divenire casi di sicurezza pubblica. Fondamentale prevenire. L’azione che il Governo sta prevede di portare avanti non sarà solo repressiva ma anche di contenimento e supporto».
«Abbiamo sottolineato la volontà di affrontare alcuni casi particolari presenti sul territorio, che devono essere trattati alla luce purtroppo di quanto accaduto, con una maggiore attenzione - ha commentato invece Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento - sono in maggioranza stranieri, quasi la totalità».
«Quello che è avvenuto a Rovereto ci dice che ci sono dei reati spia, dei comportamenti che possono preludere a qualcos'altro. Anche a Trento abbiamo queste situazioni che preoccupano, persone con difficoltà che vanno seguite, anche dal punto di vista sanitario. Possono essere pericolose per loro stesse e per gli altri - ha invece detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli - deve esserci un'attenzione massima anche nel capoluogo».