ROVERETO. Considerando solo Rovereto si tratta di (quasi) una multa al giorno. Se si allarga il cerchio anche Villa Lagarina. Nogaredo, Trambileno, Calliano e Folgaria il numero di multe supera quello dei giorni presenti in un anno.

Sanzioni (358 quelle per la città, 368 comprendendo anche gli altri Comuni) che sono state pagate da chi non si cura delle regole della raccolta differenziata infilando rifiuti non compatibili con il sacchetto che li ospita. O abbandonando in giro per la città e non solo, immondizia di vario genere.

E stiamo parlando solo delle multe, quindi solo di quei casi in cui gli agenti della polizia locale sono riusciti a risalire all'identità del trasgressore grazie ad una busta con tanto di indirizzo del destinatario e, ancora più veloce, grazie ai numeri identificativi di cui sono dotati i sacchetti della raccolta porta a porta.

Perché il problema dei rifiuti abbandonati è presente anche qui e persiste nonostante i continui richiami a comportamenti civili e i controlli da parte di chi si occupa della materia. Nel 2022 le multe erano state 280 e l'anno precedente 341. Un altro riferimento temporale? Nel 2017, e stiamo parlando solo di sette anni fa, le sanzione furono cinque.

Ora la sanzione viene consegnata direttamente al trasgressore e questo perché assieme al conto da pagare (non altissimo per la verità) viene consegnato anche il materiale informativo per aiutare ad evitare di incorrere un'altra volta nell'errore. Sanzione quindi, ma anche educazione. Per dare ancora delle cifre, gli agenti del nucleo ambiente del corpo di polizia locale Rovereto Valli del Leno, nel corso del 2023 hanno fatto 52 giornate di controlli programmati (in media una alla settimana) con Dolomiti Ambiente, alle quali si aggiungono le numerose decine di controlli di iniziativa o su segnalazione puntuale.

Giornate di controlli programmati anche a Folgaria (12) e negli altri Comuni prima menzionati (15). Per il 2024 il campo si allargherà e anche l'impegno da parte degli agenti sul campo.

Ma come succede che si finisce multati per una cattiva differenziata? Gli esempi sono diversi. Ad esempio ci possono essere riviste buttate nella carta ancora chiuse nel cellophane, oppure l'umido messo sì nel bidone marrone ma in una borsa di nylon e non in un sacchetto biodegradabile. Oppure negli imballaggi leggeri finisce quello che è destinato a residuo.

Che sia l'ignoranza, la carenza di senso civico o la cattiva attenzione, il risultato non cambia. E non sono pochi quelli che lasciano il sacchetto abbandonato in strada per evitare di pagare sacchetti in più o per menefreghismo.

Per rendere più facili le cose e quindi permettere a chi vorrebbe fare bene la differenziata ma ha dei dubbi, di non sbagliare più, c'è anche un app. Si chiama "Junker" e Dolomiti Ambiente, che si occupa dei servizi ambientali a Rovereto, in Vallagarina e per gli Altipiani Cimbri, ha deciso di seguire l'esempio degli oltre 1800 Comuni che hanno adottato questa applicazione, mettendola gratuitamente a disposizione dei cittadini.

Basta scaricare l'app sul proprio smartphone e si avrà a disposizione un tutor che aiuterà a differenziare senza errori. In caso di dubbi, basta inquadrare il codice a barre dell'imballaggio o, se non presente, scattare una foto al prodotto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e come va conferito.

E, siccome le regole per la differenziata non sono uguali in tutta Italia, Junker app - grazie alla geolocalizzazione - è in grado di personalizzare le informazioni in base al territorio in cui si trova l'utente. Utile a casa, quindi, ma anche quando ci si sposta in un altro Comune per lavoro o vacanza. Insomma uno strumento che può essere un valido alleato per non sbagliare più e per capire l'importanza di una differenziata fatta bene forse è sufficiente pensare che per ogni chilo di rifiuti correttamente differenziati, si risparmiano circa 3 chili di anidride carbonica equivalente emessi in atmosfera.

Per chi invece abbandona a bordo strada i rifiuti in sfregio alla regole del vivere civile, ci sono i servizi di controllo e le telecamere che possono fornire alle forze dell'ordine informazioni utili per arrivare all'identificazione di chi "dimentica" immondizia in giro.