Tav, ecco la "variante" di Rovereto: ferrovia interrata da Marco a Besenello, a 70 metri di profondità
Rfi e Provincia hanno illustrato in Comune le ipotesi progettuali: prevale l’idea di passare sotto la linea attuale, con un gigantesco tunnel lungo 22 chilometri
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ROVERETO. Una variante di 23 chilometri che, a sud dell’abitato di Marco passa sotto la stazione attuale di Rovereto per ritornare in superficie dopo l’abitato di Besenello e riallacciarsi alla linea esistente. Si tratta della soluzione ritenuta più idonea, anche in termini di sostenibilità, per il tracciato del bypass ferroviario di Rovereto, come illustrato ieri sera in consiglio comunale.
Alla riunione del consiglio hanno partecipato il commissario del governo per l'opera, Paola Firmi, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l’amministratore delegato e direttore generale di RFI Gianpiero Strisciuglio e gli altri tecnici di Rfi Giuseppe Romeo e Damiano Beschin, nonché il dirigente generale del Dipartimento provinciale enti locali, agricoltura, ambiente e cooperazione Roberto Andreatta e il dirigente di Apop Mario Monaco, il direttore generale della Provincia Raffaele De Col, la sindaca reggente Giulia Robol, la presidente del consiglio comunale Cristina Azzolini, il presidente della Comunità Stefano Bisoffi, oltre a numerosi sindaci e amministratori di Rovereto e della Vallagarina.
"Oggi presentiamo una prima ipotesi progettuale - sono state le parole del presidente Fugatti - si tratta di un percorso aperto che potrebbe proseguire se si trova la condivisione della comunità. Il progetto europeo del tunnel del Brennero sta proseguendo con l'obiettivo di spostare il traffico pesante dalla strada alla rotaia, di rafforzare la ferrovia per il trasporto delle merci, ed è in questo percorso che potrebbe innestarsi la progettualità riguardante il territorio di Rovereto.
Va però evidenziato un aspetto importante - ha aggiunto il presidente -, attualmente su questo progetto non c'è finanziamento che andrà individuato da Rfi successivamente, ma solo se c'è la condivisione del progetto da parte del territorio".
Gianpiero Strisciuglio, ad di Rfi ha spiegato come stia "Proseguendo l'impegno di Rfi sul progetto dell'asse del Brennero. La nostra presenza dimostra la volontà di far conoscere alle comunità lo stato di avanzamento dei progetti insieme alle istituzioni locali".
Il dirigente generale Andreatta ha quindi tratteggiato il contesto del progetto europeo di Potenziamento della linea ferroviaria Fortezza – Verona, nel dettaglio della circonvallazione di Rovereto: "Si tratta di un'infrastruttura ferroviaria nell’ambito del corridoio di accesso nord-sud prevista nella Relazione illustrativa del PUP - ha commentato Andreatta - Inoltre il progetto di fattibilità tecnica ed economica del bypass ferroviario va esaminato all'interno di un quadro normativo preciso, che scaturisce dal Dl 77/2021 e dalla Lp 18/2021, che disciplinano la partecipazione della Provincia all’approvazione del progetto di potenziamento della linea ferroviaria, stabilendo che la posizione della Provincia è definita sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, sentiti appunto i Comuni nel cui territorio è prevista la localizzazione dell'opera e acquisiti i pareri e le osservazioni sull'adozione preliminare dell'aggiornamento al PUP".
Il documento di fattibilità delle alternative progettuali, illustrato nel corso della serata e frutto di un'analisi approfondita che ha messo a confronto le varie soluzioni, è il primo passo verso la successiva fase di progettazione di fattibilità tecnico economica. Questo documento ha proprio lo scopo di individuare la soluzione migliore sia per l’ambiente che per la collettività in termini di costi e di benefici: i tecnici hanno svolto quindi approfondimenti di carattere tecnico ambientale, analizzato le possibili interferenze, le diverse ipotesi di tracciato e scelto la soluzione migliore.
Il tracciato del bypass ferroviario riguarda il potenziamento della linea dedicata al traffico merci: provenendo da sud, i treni si staccheranno dalla linea storica prima dell'abitato di Marco per entrare poco più a nord in galleria e scendere progressivamente fino a una profondità di circa 70 metri nel sottosuolo, per il tratto di attraversamento dell'area urbana di Rovereto, in corrispondenza del sedime della linea storica attuale. Si rientrerà in superficie a nord di Besenello, nella zona di Acquaviva, per ricongiungersi col tracciato esistente. I convogli transiteranno proprio sotto l’attuale stazione di Rovereto a una profondità compatibile con un suo eventuale interramento, come avviene per quella di Trento.
La lunghezza complessiva della variante è di circa 23 chilometri, di cui 16 in galleria.