Crimine / Città

Rovereto: colpo alla pizzeria Piccolo Fiore di corso Rosmini, scassinata la porta, spariti 300 euro

I titolari: «Il corso non è più lo stesso, una volta qui si facevano le vasche». La ricetta? «Ci vorrebbero più telecamere»

di Giancarlo Rudari

ROVERETO. Con un grosso cacciavite hanno forzato la porta d'ingresso che si affaccia sul centralissimo corso Rosmini e poi si sono diretti alla cassa alla ricerca di denaro contante. Hanno scardinato alcuni cassetti nei quali hanno trovato 300 euro (il fondocassa) e qualche oggetto in oro ricordo di famiglia. Poi, evidentemente non soddisfatti del bottino, hanno aperto altri cassetti sotto il bancone e svuotato il contenuto sul pavimento. E a tutto ciò vanno aggiunti i danni alla porta d'ingresso, per non parlare dell'amarezza e della rabbia dei titolari del ristorante-pizzeria "Piccolo Fiore" oggetto del raid dei ladri nella notte tra domenica e lunedì.

«Dispiace dirlo, ma purtroppo Rovereto, per quanto riguarda la sicurezza, è peggiorata e non poco» affermano Roberta Zeni e il marito Diego Bona che da anni gestiscono il locale con il figlio Daniele.

Ad accorgersi del furto è stato il corriere di un'azienda di spedizioni che lunedì (giorno di riposo del ristorante pizzeria) alla consegna di un pacco si ha notato che la porta d'ingresso era aperta. «Mi ha chiamato per avvisarmi ed io ho telefonato a mio figlio e a mio marito chiedendo loro se fossero nel locale. Alla risposta negativa ho intuito che qualcuno la notte precedente era passato a trovarci...» racconta la donna

. E la conferma è arrivata non appena i titolari del "Piccolo Fiore" sono arrivati in corso Rosmini.I segni di effrazione sulla porta d'ingresso sono stati il primo indizio inequivocabile. Una volta entrati i titolari hanno subito raggiunto la cassa, ovviamente l'obiettivo dei ladri. Già qualche passo prima di raggiungere il bancone sul pavimento erano evidenti i segnali del raid ladresco: documenti e carte tolti dai cassetti e sparpagliati dappertutto.

Poi la cassa, forzata per rubare il denaro contante: quello che i ladri hanno trovato è il "fondo cassa", banconote e monete per un valore complessivo di 300 euro.

«Dispiace ovviamente per i soldi rubati e per i danni provocati, ma sono rimasta davvero molto male quando ho visto che dalla cassa mancava anche qualche oggetto in oro, ricordo di famiglia al quale ero particolarmente legata... No, non devono succedere queste cose che ti colpiscono non solo sotto l'aspetto economico ma anche morale ed affettivo» dice sconsolata Roberta Zeni.Ma quello che è accaduto al "Piccolo Fiore" di corso Rosmini è «il riflesso di una città che non ci piace più, di una Rovereto nella quale è difficile riconoscersi vista la situazione di degrado. Lo notiamo noi ogni giorno che siamo in corso Rosmini dove un tempo era affollato per le famose "vasche" mentre ora sembra terra di nessuno: poca gente in giro e, inutile nasconderlo, tante facce poco raccomandabili...» affermano all'unisono i coniugi Bona.

«A volte c'è davvero da aver paura tanto che non mi fido a rimanere qui da sola la sera» aggiunge Roberta Zeni. Con il marito che conferma: «Io o mio figlio vogliamo essere sempre presenti qui perché non si sa mai quello che può succedere. Ci vorrebbero più telecamere per vigilare sulla sicurezza non solo su corso Rosmini ma il tutta la città».

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