Opere / Ambiente

Vallotomo, raddoppiato il costo: alla fine serviranno 9,5 milioni di euro

L'area interessata è ampia visto che stiamo parlando di 110mila metri quadrati e sarà tutelata da un vallotomo in terra lungo 1.200 metri e alto al massimo 3,6 metri. Sorgerà in sinistra orografica dell'Adige, a valle del ponte di Villa Lagarina

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Il vallotomo «ciclabile» in via Valdiriva - voluto dalla Provincia per tutelare case e terreni agricoli dalle inondazioni periodiche che l'Adige regala in caso di maltempo feroce - nel giro di nemmeno un lustro ha raddoppiato i costi. Il budget iniziale, infatti, era di 5,5 milioni di euro, per due terzi pagati dallo Stato (precisamente 4 milioni) grazie al programma di interventi per la mitigazione della pericolosità idraulica del fiume. Il ricalcolo della vigilia di Natale, però, ha fissato i conti a 9,5 milioni di euro. Il progetto dell'ingegner Pietro Bucci, infatti, tiene conto di spese prima non previste. Come, per esempio, 420mila euro per bonifiche belliche, 1 milione 400mila per espropri ed occupazioni temporanee di terreni privati durante i lavori, 1,5 milioni di oneri fiscali. La Provincia, comunque, sta definendo la gara d'appalto e in piazza Dante, per quest'opera, ci si attende la partecipazione di diverse imprese dall'estero.

Dopo averne solo parlato, discusso, raccolto pareri della gente e dei contadini per anni, dunque, adesso è arrivato il momento di fare sul serio. Il progetto del vallotomo lungo 1,2 chilometri in Valdiriva entra infatti nel vivo e questo muro lungo l'Adige rientra di diritto negli interventi per salvare coltivazioni e residenti dallo sfogo del grande corso d'acqua in quel tratto scoperto all'imbocco della città.

Per il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l'assessore all'agricoltura e foreste Giulia Zanotelli, da tempo, è una priorità massima contro il rischio idrogeologico. «Lo studio di fattibilità messo a punto dalla Provincia ha consentito di confrontare le possibili soluzioni ed ha individuato una scelta progettuale che consentirà di proteggere la ventina di edifici presenti lungo via Valdiriva attraverso la realizzazione di un nuovo argine che si svilupperà in parte lungo la sponda del fiume ed in parte lungo la viabilità comunale».

La zona all'ingresso Nord di Rovereto, d'altro canto, è da sempre interessata da alluvioni prodotte dall'esondazione dell'Adige. Nell'ultimo secolo si registrano almeno sette eventi importanti con allagamenti non solo di campagne ma anche di abitazioni.

La «Carta del pericolo alluvionale fluviale», supportata da studi idraulici, ha consentito di stabilire per l'intera zona - che abbraccia aree residenziali, produttive ed agricole - una pericolosità indicata come elevata o media. E la conferma più evidente è quella dell'autunno 2018 quando, in seguito alla tempesta Vaia, si rese necessaria l'evacuazione di cento persone e vennero registrati danni ingenti.

Il progetto definitivo, di cui si occupa il Servizio Bacini montani, è pronto e in primavera dovrebbe esserci l'appalto e quindi l'inizio dei lavori che, da cronoprogramma, dovrebbero concludersi a inizio estate 2026. L'area interessata è ampia visto che stiamo parlando di 110mila metri quadrati e sarà tutelata da un vallotomo in terra lungo 1.200 metri e alto al massimo 3,6 metri. Sorgerà in sinistra orografica dell'Adige, a valle del ponte di Villa Lagarina.

Il tracciato partirà proprio dal viadotto di via degli Alpini e, correndo parallelamente a via Valdiriva, costeggerà la carrozzeria De Maio a Nord e ad Ovest proseguendo poi a Sud lungo l'attuale pista ciclabile. Qualcuno già contesta che sia un intervento impattante ma, assicurano in piazza Dante, «è indispensabile per evitare ulteriori danni, soprattutto in un periodo in cui il clima sembra impazzito».

Il Comune, da parte sua, ha già dato il proprio assenso alla realizzazione della barriera para acqua così come le categorie interessate. Alla fine, infatti, sono tutti d'accordo sulla necessità di realizzare la barriera anche se i costi sfiorano i 10 milioni di euro.

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