Fogazzaro, una piccola «Acquarena»

Un centro natatorio con vasca olimpionica coperta e una sorta di Acquarena «in miniatura» con centro wellness e giochi d'acqua per i bambini. Questo il progetto, ancora in fase embrionale, a cui stanno lavorando l'Asis e il Comune di Trento per il nuovo lido Manazzon. Nonostante la fase recessiva dei bilanci pubblici i due enti stanno provando a «sognare in grande», nella speranza di poter dirottare in via Fogazzaro i soldi che saranno risparmiati dalla «minimizzazione del progetto Casa dello sport

Un centro natatorio con vasca olimpionica coperta e una sorta di Acquarena «in miniatura» con centro wellness e giochi d'acqua per i bambini. Questo il progetto, ancora in fase embrionale, a cui stanno lavorando l'Asis e il Comune di Trento per il nuovo lido Manazzon. Nonostante la fase recessiva dei bilanci pubblici i due enti stanno provando a «sognare in grande», nella speranza di poter dirottare in via Fogazzaro i soldi che saranno risparmiati dalla «minimizzazione del progetto Casa dello sport.


«Sia Provincia che Comune - spiega l'assessore cittadino allo sport Paolo Castelli - sono concordi nel sostenere che la Casa dello sport non è coerente con le necessità attuali del mondo sportivo e con le disponibilità finanziarie dell'ente pubblico». Come già spiegato dall' Adige  la scorsa settimana è in corso una revisione del progetto eliminando tutti quegli spazi non più necessari quali ristorante, bar, sala convegni. «Potrebbe essere eliminata dal contesto anche la sede di Asis che era stata inserita come contropartita che il Comune avrebbe acquisito a fronte della messa a disposizione del terreno e della relativa bonifica» aggiunge Castelli, spiegando che anche le sedi delle Federazioni, del Coni e degli enti di promozione sportiva «potranno essere ripensate garantendo loro gli spazi sufficienti, organizzandoli con partizioni interne mobili in modo da creare superfici versatili ma non eccessive».
 

Però, assessore, il finanziamento della Provincia era quantificato sul progetto iniziale.
Certo, ma se si contiene la spesa per la realizzazione della Casa dello Sport si potrebbe chiedere alla Provincia che destini i soldi previsti per altre iniziative a favore dello sport.
 

Si era parlato di una palestra.
Dipende dalla quantificazione delle economie che il nuovo progetto consentirà di ottenere. Le possibilità sono diverse: dalla palestra per la ginnastica artistica e la preparazione a secco per i tuffi, a quella per le arti marziali. Oppure, se si riuscisse a risparmiare una cifra interessante, si potrebbe pensare di realizzare la copertura della vasca olimpica e dei tuffi dell'impianto Manazzon.
 

In che modo?
Per me è l'ipotesi senz'altro  più interessante sotto il profilo sportivo e sociale perché metterebbe a disposizione una vasca olimpica e un centro tuffi per tutto l'anno. Non dimentichiamo che la vasca olimpica coperta sarebbe l'unico impianto a livello regionale e pertanto consentirebbe di effettuare allenamenti che oggi non si possono fare ma soprattutto gare di un certo livello attirando a Trento un vasto pubblico. E poi i tuffi, che stanno vivendo un momento particolarmente felice grazie ai brillanti risultati di Francesca Dallapè, potrebbero avere uno spazio ottimale sia per gli allenamenti che per le gare. Infine, non secondario, si potrebbe destinare all'utilizzo del nuoto libero l'attuale piscina coperta, magari realizzando un centro ludico natatorio per famiglie. Tale centro potrebbe essere corredato di una zona wellness, sempre rimanendo all'interno della volumetria attualmente occupata dalla piscina coperta di via Fogazzaro. Così tante persone che oggi migrano verso i centri acquatici fuori provincia potrebbero rimanere comodamente in città.
 

Bellissimi progetti, ma effettivamente realizzabili?
Per prima cosa si dovrà riconfigurare la nuova Casa dello Sport. Poi, se le risorse lo permetteranno, si penserà a sviluppare questo secondo progetto. Asis ha fatto degli studi finalizzati all'intervento di riqualificazione della piscina Manazzon visto che l'impianto, il più vecchio della città, necessita comunque di un significativo intervento di riqualificazione.
 

Di che cifre si parla?
L'intera opera si aggira sui 6,5milioni di euro, ma va ricordato che tale costo ricomprende tutti gli oneri di ristrutturazione che si dovrebbero comunque sostenere.

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