Povertà in aumento  Preoccupazione a Trento

Tra le condizioni di fatto che condizionano il disagio viene segnalato ad esempio il numero di separazioni, che condizionano situazione economica e cura dei figli. Le separazioni sono infatti aumentate a Trento del 63,9% dal 2000 al 2010, così che le coppie coniugate con figli sono passate dal 34,1% al 26,4%. Difficoltà segnalata è quella degli adolescenti in generale, bisognosi di un adulto di riferimento per la crescita psicofisica, e in particolare di quelli stranieri, spesso di fronte a un contrasto tra i modelli proposti dalla famiglia e dall'esterno, dalla scuola ai gruppi di riferimento 

pane.jpgTRENTO - Sono il 3,98% dei residenti a Trento che si sono rivolti ai Poli sociali del Comune nel 2011, perchè non in grado di soddisfare i bisogni primari. Si tratta insomma di 4.651 persone in difficoltà a procurarsi quotidianamente il cibo necessario o a pagare affitto, mutuo e bollette, oppure a badare ai figli lavorando, o a persone anziane o disabili, o che hanno perso il lavoro. Condizioni che talvolta si sommano, "sempre più in questo quadro di crisi economica, che vede ad esempio difficile proporre percorsi che in qualche mese, come in passato, possano portare al reinserimento lavorativo".

 

Questo il quadro tracciato da Violetta Plotegher, assessore alle Politiche sociali del Comune di Trento, tracciando un bilancio dell'attività dei Poli sociali nel 2011. "Altra criticità - ha sottolineato - è una crescente fragilità familiare, nell'educazione dei figli, neonati o adolescenti, anche per la perdita della rete familiare tra generazioni, aggravata anche daa quella della rete di vicinato".

 

Sul totale delle persone seguite il 34% sono state persone anziane, il 25% persone adulte, il 41% appartenevano all'area minori e famiglie, con delle percentuali sostanzialmente invariate rispetto all'anno precedente. L'organizzazione dei cinque poli sociali dislocati sul territorio comunale è suddivisa tra Gardolo e Meano, Centro storico-Piedicastello-Bondone-Sardagna, S.Giuseppe-S.Chiara-Ravina-Romagnano, che dal 2012 segue anche Aldeno-Cimone-Garniga, Oltrefersina-Mattarello e Argentario-Povo e Villazzano

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