Fitch declassa il Trentino: da AA- si passa ad A
Trentino declassato da Fitch. La Provincia autonoma scende di due gradini. La decisione dell'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating non stupisce gli analisti. Certo è che anche i non esperti colgono che si tratta di un brutto segnale
Trentino declassato da Fitch. La Provincia autonoma scende di due gradini. La decisione dell'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating non stupisce gli analisti. Certo è che anche i non esperti colgono che si tratta di un brutto segnale. Dopo aver tagliato il rating sovrano dell'Italia, Fitch abbassa anche il giudizio sulla maggior parte delle regioni, province e comuni italiani. Tra queste anche le Province di Bolzano e Trento, declassate di due gradini, da AA- ad A. Si scende quindi di due gradini, mentre - in generale - il downgrading è di uno come fatto per quello sovrano, (portato da A- a BBB+). Le eccezioni negative sono rappresentate dalle regioni Valle D'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Lazio e dalle province di Bolzano e Trento: giù di due. I comuni di Roma e Milano vengono entrambi declassati a BBB+ da A-.
Scendono quindi, in misure diverse, l'Università e le società partecipate della Provincia autonoma di Trento. L'ateneo passa da A ad A-. Stessa discesa per Trentino Sviluppo Spa e Itea (Istituto trentino per l'edilizia abitativa) Spa. Trentino trasporti Spa passa dallo scalino A+ allo scalino A-. Stessa triste sorte per Patrimonio del Trentino Spa, mentre Cassa del Trentino Spa passa da AA- ad A.
Ma qual è l'effetto del declassamento? Un aumento dei costi di approvvigionamento sul mercato, un aumento dei costi delle emissioni di obbligazioni. «La prospettiva - commenta Ivano Dalmonego, segretario generale della Provincia - è quella di un inasprimento delle condizioni finanziarie se si dovesse ricorrere all'indebitamento».
Sull'argomento abbiamo interpellato il professor Gianfranco Cerea, presidente di Cassa del Trentino. «C'era da aspettarselo - commenta - L'Italia va male. È stata declassata. Noi siamo in Italia e così, come diligenti vagoni, la seguiamo. Il rating delle agenzie ormai non produce effetti sulla credibilità del Paese. L'effetto sarà l'aumento dei tassi di interesse. Adesso, come Paese, siamo allineati alla Spagna. Per quanto riguarda il Trentino possiamo dire che ci confronteremo con tassi di interesse più alti. In fase di bilancio si dovrà ragionare sul taglio delle spese o sull'aumento degli importi. Continuiamo ad essere messi meglio rispetto al resto del Paese ma se il treno rallenta, inevitabilmente rallentiamo anche noi».