Elezioni provinciali, cambierà lo scacchiere
A sette mesi dalle elezioni del 27 ottobre, partiti e nuove liste si stanno organizzando per l'appuntamento tenendo conto dei cambiamenti avvenuti a livello nazionale. Si sfaldano Pdl e Lega, fioriscono le civiche. E nel centrosinistra incognita Udc, Idv e Verdi. Atteso il debutto del Movimento 5 Stelle
TRENTO - Il centrosinistra autonomista inizia a preoccuparsi di tenere insieme i pezzi, in vista delle elezioni provinciali del 27 ottobre, mentre il centrodestra è già frantumato da tempo e schegge di una parte e dell'altra si ricompongono in cose ancora poco definite.
Non si sa quante saranno le coalizioni e quindi i candidati presidente, ma si capisce fin d'ora che alle prossime elezioni ci saranno probabilmente più liste di quelle che si presentarono nel 2008. A cominciare dal Movimento 5 Stelle che farà il suo debutto provinciale.
Fioriscono le liste civiche.
Siamo a marzo e già nei primi tre mesi dell'anno sono nati due nuovi movimenti politici destinati a diventare liste. Il primo è « Progetto Trentino », costruito intorno alla figura dell'ex assessore provinciale Silvano Grisenti a dispetto della condanna per truffa e del processo ancora in corso per una parte dei reati. «Progetto Trentino» pesca soprattutto negli scontenti del Pdl e dell'Upt e si colloca al «centro» dello scacchiere, nella speranza di una scomposizione dell'attuale maggioranza - escludendo il Pd - per dare vita a un accorpamento di centro che guarda più a destra che a sinistra. Anche se naturalmente il nuovo partito parte dal presupposto che destra e sinistra non esistono più. Tra i consiglieri provinciali uscenti, si sono riaccasati in «Progetto Trentino» l'ex capogruppo del Pdl, Walter Viola, e il consigliere provinciale dell'Upt, Gianfranco Zanon, entrambi delusi dai rispettivi partiti di origine.
Pdl e Lega in difficoltà.
Alle prese con le emorragie interne, sia la Lega (che ha perso due consiglieri) che il Pdl (due consiglieri e Pino Morandini non si ricandida) non sono in salute. La Lega trentina ha mancato la rielezione del segretario Maurizio Fugatti alla Camera e ora potrebbe puntare su di lui come candidato governatore e ha il capogruppo Alessandro Savoi, che ha annunciato amareggiato la sua volontà di non ricandidarsi. Nel Pdl la situazione è ancora più confusa perché con la presenza della «commissaria» Michaela Baincofiore e il suo candidato in pectore alla presidenza della Provincia, Giacomo Bezzi, in alternativa a Cristano de Eccher non si sa più chi comanda, né quale coalizione sarà costruita.
Centrosinistra e sinistra.
Oltre a Pd, Upt e Patt oggi la coalizione di centrosinistra comprende Udc, Italia dei valori e Verdi . Dopo i riposizionamenti nazionali e il fallimento di Ingroia non si sa se le forze minori si presenteranno e con che veste. Allo stesso modo, a sinistra c'è Sel , che a Roma è alleata del Pd, e Rifondazione e Comunisti italiani che non lo sono.