Partito democratico e Patt sull'orlo di una clamorosa rottura
Sale la tensione nel centrosinistra alle prese con la scelta del candidato presidente per le provinciali di ottobre. Ieri il segretario del Pd, Nicoletti, ha tastato il terreno proponendo come candidato della coalizione Alberto Pacher. Ma se l'Upt si è detta entusiasta, il Patt ha replicato che, Pacher o non Pacher, il candidato deve essere scelto con le primarie
TRENTO - Sale la tensione nel centrosinistra alle prese con la scelta del candidato presidente per le provinciali di ottobre. Ieri il segretario del Pd, Nicoletti, ha tastato il terreno proponendo come candidato della coalizione Alberto Pacher. Ma se l'Upt si è detta entusiasta, il Patt ha replicato che, Pacher o non Pacher, il candidato deve essere scelto con le primarie. L'altro intoppo è che lo stesso Pacher ha, per ora, ribadito il suo «no». E l'ex governatore Lorenzo Dellai va giù duro: «Se i democratici non daranno risposta ai problemi politici posti da Pacher, la coalizione non ci sarà più».
Furibondo Panizza: «Noi non possiamo accettare che dopo mesi e mesi in cui Pacher dice di non esserci, ora che i tempi si sono fatti strettissimi noi lo rincorriamo come fosse il salvatore della patria come se senza di lui la coalizione andasse a pezzi. Questo è un segnale di debolezza non di forza. E io come lo spiego alla nostra base? Il Patt ha il suo candidato presidente, gli altri presentino il loro e ci confrontiamo nelle primarie, la nostra posizione non cambia».