Furia Rossi e Olivi
Primarie roventi nell'arena politica trentina. Nella coalizione di centrosinistra autonomista Patt e Pd reagiscono a muso duro alla nuova frenata dell'Upt. Basta con la melina, perché la strada ormai è tracciata, replicano in coro i due candidati, Ugo Rossi e Alessandro Olivi, che liquidano come «un'offesa» la proposta di nomi nuovi (Alessandro Andreatta e Marco Merler). Non va meglio nel centrodestra, con reazioni opposte alla proposta di Maurizio Gasparri di scegliere il candidato governatore proprio con le primarie: sì di Leonardi, no secco della BiancofioreI tuoi commenti
TRENTO - Proporre altri nomi rispetto a quelli in campo «rischia di essere offensivo» per chi in campo c'è già, ovvero i tre assessori Alessandro Olivi (Pd), Ugo Rossi (Patt) e Mauro Gilmozzi. Di fronte alla rosa presentata dall'Upt per evitare le Primarie di coalizione, Olivi mette i puntini sulle "i". Il candidato del Partito democratico alla sfida di coalizione per la scelta di chi scenderà in campo nelle elezioni di ottobre per provare a succedere a Lorenzo Dellai, conferma che la scelta «delle Primarie ormai è tracciata» e che «la coalizione ha avuto tutto il tempo nei mesi scorsi per cercare di operare una convergenza una sintesi politica. Il tempo insomma c'è stato: non solo è scaduto, ma, una volta tramontata l'ipotesi di Alberto Pacher, la convergenza non si è trovata o non si è voluta trovare». Il rischio per Olivi è che, nella coalizione, «le distanze oggi ricomponibili
rischiano di dividerci».
Alle parole di Olivi si unisce anche Rossi. «I nomi dei tre assessori - afferma l'esponente del Patt - sono nomi coalizionali, non di parte. Si deve dare ai cittadini, come coalizione, la possibilità di scegliere». Per l'assessore alla sanità è questo l'aspetto da cui non si può più derogare: «Comunque si correrà: non si può pensare di non fare esprimere le potenzialità che ci sono. Ciò che indebolisce la coalizione è tira e molla che ha assunto il tono della tragi-commedia. Se questo atteggiamento è teso a delegittimare Olivi, Rossi e Gilmozzi dico: attenzione, perché non lo lasceremo fare». Proprio per dimostrare che la competizione tra i tre assessori «è virtuosa» Rossi annuncia «un incontro tra noi tre per condividere alcune questioni di fondo e dare ennesima garanzia che le Primaire non sono una spaccatura ma una competizione virtuosa».