Ufficiale: il Bruno finisce a Piedicastello in via Brescia
Sembra proprio che all'assemblea dei cittadini di Piedicastello, che la circoscrizione avrebbe intenzione di convocare per fine mese, non rimarrà che prendere atto di quanto già avvenuto. Proprio in queste ore, infatti, sta per arrivare a conclusione il percorso avviato da mesi, quello del trasferimento del Centro sociale Bruno nel quartiere di Piedicastello. La Patrimonio del Trentino Spa sottoscriverà un contratto con l'associazione che rappresenta gli interessi del Centro Sociale, accordandosi per un comodato d'uso dello stabile al civico 31/33 di via Brescia
Sembra proprio che all'assemblea dei cittadini di Piedicastello, che la circoscrizione avrebbe intenzione di convocare per fine mese, non rimarrà che prendere atto di quanto già avvenuto.
Proprio in queste ore, infatti, sta per arrivare a conclusione il percorso avviato da mesi, quello del trasferimento del Centro sociale Bruno nel quartiere di Piedicastello. La Patrimonio del Trentino Spa sottoscriverà un contratto con l'associazione che rappresenta gli interessi del Centro Sociale, accordandosi per un comodato d'uso dello stabile al civico 31/33 di via Brescia.
L'idea del trasferimento del Bruno all'interno del quartiere di Piedicastello aveva suscitato in passato la perplessità e il timore dei residenti, per eventuali problemi di ordine pubblico o di disturbo alla quiete e alla vivibilità.
Anche la paura di non essere coinvolti nel processo decisionale aveva messo in allarme il comitato dell'antico rione tanto che, nelle ultime sedute del consiglio circoscrizionale, alcuni rappresentanti del quartiere avevano richiesto alla circoscrizione di farsi da intermediario e non lasciare ad un rapporto tra soli privati una decisione che interessa invece l'intera comunità.
Il contratto che sarà sottoscritto a breve prevede la gratuità dello stabile e la definizione di un comodato d'uso con l'onore del pagamento delle forniture elettriche ed idriche a carico del Centro sociale.
Pur non entrando nei dettagli, affermando che «la questione è delicata» e quindi la Patrimonio del Trentino Spa si esprimerà solo attraverso un comunicato stampa, il presidente Claudio Bortolotti non nega che con i ragazzi del Bruno «si siano fatti grossi passi in avanti».
Stefano Bleggi, invece, uno tra i responsabili del Centro Sociale, conferma il trasferimento nella sede di via Brescia arrivando ad indicare addirittura i tempi. «Abbiamo scelto questa posizione (quella di via Brescia, ndr) - spiega - perché ci consente di utilizzare al meglio gli spazi interni e di allestire il giardino con giochi per bambini. Contiamo di effettuare il trasloco entro l'estate così da poter partire già ad ottobre con le attività nella nuova sede».
Per quanto riguarda l'ormai famoso murale dell'orso, realizzato da un giovane messicano dopo poco tempo dall'occupazione dello stabile di via Dogana, Bleggi spiega che «verrà lasciato in regalo alla Cooperazione». Peccato che in risposta ad una interrogazione, il presidente della provincia Alberto Pacher abbia assicurato che in virtù degli accordi con la Cooperazione l'attuale sede del Centro sociale sarà completamente abbattuta.
Al momento, da parte della Circoscrizione, non c'è nessun commento, la stessa circoscrizione che avrebbe invece dovuto mediare in nome dei residenti dell'antico quartiere. Residenti che, ignari di tutto, hanno comunque sempre ritenuto che l'edificio in questione di via Brescia, assieme all'ipotesi di via Papiria, non fosse adatto ad ospitare un Centro sociale. «Trasferire il Centro sociale in via Brescia - ci spiega un rappresentante del comitato - significa passare dalla padella alla brace. Si tratta di uno stabile circondato da numerose altre abitazioni». Un altro residente quasi rassegnato aggiunge invece che «non osa immaginare cosa succederà quando si faranno i concerti fino a tarda notte».