TRENTO - I nomi dei possessori delle tessere per viaggiare gratis sull'A22 restano «top secret». Il Consiglio di Stato, che già aveva sospeso il provvedimento con cui i giudici del Tar di Trento avevano ordinato all'Autobrennero di esibire i documenti chiesti alla consigliera comunale di Trento Giovanna Giugni, ha confermato la sua decisione anche nel merito, accogliendo l'appello dell'A22.
Nelle dodici pagine di sentenza - depositata ieri a oltre sette mesi dall'udienza di discussione del 29 gennaio scorso - i giudici ribaltando dunque la decisone del Tar di Trento, osservando che Autostrada del Brennero Spa «non è società controllata dal Comune di Trento, che detiene appena il 4,2319% del capitale sociale, né opera in sfera d'attività di competenza comunale e/o comunque locale, non esercendo alcun servizio pubblico locale e svolgendo, invece, attività in concessione relativa alla costruzione e gestione di reti autostradali, e quindi di reti infrastrutturali, quanto all'autostrada A22 peraltro per convenzione con Anas Spa».
Per questo motivo, secondo i giudici romani, «essa non può qualificarsi in alcun modo come ente o azienda dipendente dal Comune».

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