Boschi certificati futuro dell'economia
La gestione delle foreste trentine attraverso il sistema Pefc (un metodo di certificazione) rappresenta un volano per l'economia e le imprese del settore. E può far decollare i prodotti locali tracciabili e il legno con cui li si produce. Parola di Walter Merler e Marino Simoni, al vertice, rispettivamente dell'associazione Pefc regionale e del Consorzio dei Comuni trentini
La gestione delle foreste trentine attraverso il sistema Pefc (un metodo di certificazione) rappresenta un volano per l'economia e le imprese del settore. E può far decollare i prodotti locali tracciabili e il legno con cui li si produce. Parola di Walter Merler e Marino Simoni, al vertice, rispettivamente dell'associazione Pefc regionale e del Consorzio dei Comuni trentini.
«Senza l'intervento diretto e convinto dei Comuni lo strumento della certificazione forestale non riuscirà a decollare come in altri Paesi europei. E questo sarebbe un danno gravissimo per il tessuto produttivo di molte zone d'Italia. Il Trentino sta dando il buon esempio in Italia, le nostre scelte sono premiate dai numeri» spiega Merler, responsabile del Pefc Trentino Alto Adige.
Perché la certificazione forestale può essere una risorsa per il Trentino?
I numeri parlano da soli. Il 56% del nostro territorio è coperto da boschi, che sono non solo un prezioso elemento del nostro ecosistema ma anche una fonte di reddito per molti nostri concittadini. Per questo dobbiamo fare ogni sforzo per far capire i vantaggi di un corretto rapporto con questa risorsa e stimolare le imprese produttive locali della filiera bosco-legno-carta. La certificazione è lo strumento principale per assicurare l'uso corretto di questo bene.
Come si possono sostenere le aziende che scelgono la strada della certificazione?
Serve una duplice azione. Da un lato, il settore pubblico deve prevedere nei bandi di fornitura di beni e servizi punteggi che premino le aziende che fanno una scelta di sostenibilità e che decidono di certificarsi. Tali realtà infatti producono ricchezza per la nostra provincia e aiutano anche a preservare i beni naturali. Se Comuni ed enti pubblici non si decideranno ad applicare i criteri dei cosiddetti "bandi verdi" finiranno paradossalmente per premiare chi invece si disinteressa del proprio impatto ambientale. Dall'altro, serve un'attenzione da parte dei cittadini-consumatori.
Perché?
Perché la natura e l'economia locale si difendono a partire dalla spesa che facciamo. Se acquistiamo prodotti certificati, potremo aiutare a creare un circolo virtuoso del quale potremo beneficiare tutti.
C'è ancora scarsa informazione su questo tema?
Probabilmente sì. Ma dei passi in avanti, soprattutto nella nostra provincia, sono stati fatti. Ad esempio, la scelta dell'Adige di stampare solo su carta certificata Pefc è sicuramente uno stimolo per i lettori e un segnale a tutte le realtà del settore. Servono esempi virtuosi. Grazie al Pefc le strutture in legno e tutta la carta usata durante i mondiali di sci nordico ospitati in val di Fiemme provenivano dalle foreste certificate.
Quindi ripeterete l'iniziativa con altri eventi?
Ogni volta che sarà possibile: già il prossimo dicembre utilizzeremo lo stesso schema durante le Universiadi.
Per Marino Simoni , presidente del Consorzio dei Comuni trentini «la certificazione forestale è uno strumento su cui scommettere per aiutare a coniugare tutela del territorio, sviluppo dell'economia locale, aumento della ricchezza e dei posti di lavoro, salvaguardia delle tradizioni culturali». Secondo Simoni il bosco è un tesoretto che non utilizziamo: «Esattamente. È una perdita, anche economica, che non possiamo continuare a permetterci. Qui in Trentino si sta facendo un buon lavoro, ma ci sono grandi margini di crescita». E la certificazione come potrebbe aiutare questo utilizzo? «La certificazione forestale, il Pefc in particolare, - chiosa Simoni - è lo strumento che finora si è dimostrato più efficace per assicurare l'effettiva gestione virtuosa del patrimonio boschivo e ha aiutato la diffusione dei prodotti legnosi di origine certa e tracciabile».