Movida a Trento Arrivano altre proteste
Movida ancora sotto accusa a Trento: questa volta, a farsi avanti, sono i residenti di piazza Lainez che dicono: «Qui è uno schifo totale, noi non ce l'abbiamo con tutti gli studenti ma con chi non si comporta in maniera civile e viene lasciato fare dal Comune e dalle forze dell'ordine»I tuoi commenti
TRENTO - La movida inizia attorno alle 7 di sera. Prima gli spritz per poi passare, dopo qualche ora, ad altro genere di alcolici e superalcolici. Una situazione che degenera con l'arrivo di spacciatori che usano i muretti a lato della strada per tagliare le dosi o per nascondere le pasticche, persone ubriache che lanciano bicchieri, urinano sui muri, vomitano negli angoli dei vicoli e rovinano auto.
«Qui è uno schifo totale, noi non ce l'abbiamo con tutti gli studenti ma con chi non si comporta in maniera civile e viene lasciato fare dal Comune e dalle forze dell'ordine». I residenti di piazzetta Lainez a Trento, a ridosso di vicolo Colico, a due passi da via Belenzani dove si trova la sede del Comune, hanno ormai terminato la pazienza. Il primo segnale è arrivato qualche settimana fa con l'installazione di una inferriata che separa vicolo Colico e piazzetta Lainez.
Le motivazioni sono principalmente due: la continua presenza di spacciatori e l'eccessiva esuberanza di chi, magari ubriaco, all'uscita dell'enoteca Accademia o degli altri bar vicini, si sfoga lanciando immondizia nel piazzale, usa le vetrine delle vicine attività economiche per fare i propri bisogni oppure si nasconde negli angoli bui della piazzetta alla ricerca di fumo o altre sostanze stupefacenti.
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