Case di riposo, tagli per 1,3 milioni
Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che era assessore alla salute e welfare nella scorsa legislatura, è da tre anni che promette questo criterio di equità, che tiene conto di reddito e patrimonio degli ospiti, per differenziare le rette, ma anche per l'anno prossimo si continuerà con la tariffa unica, sperando che le 54 case di riposo non decidano di ritoccare verso l'alto le retteI tuoi commenti
TRENTO - Neppure per il 2014 sarà introdotto il calcolo in base all'Icef per definire le rette delle case di riposo: tutti gli ospiti continueranno a pagare la stessa cifra senza distinzione. Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che era assessore alla salute e welfare nella scorsa legislatura, è da tre anni che promette questo criterio di equità, che tiene conto di reddito e patrimonio degli ospiti, per differenziare le rette, ma anche per l'anno prossimo si continuerà con la tariffa unica, sperando che le 54 case di riposo non decidano di ritoccare verso l'alto le rette.
La Provincia ha deciso infatti di tagliare dell'1% pari a circa 1.300.000 euro i finanziamenti per l'assistenza in Rsa, sia pubbliche che private, quasi 132 milioni di euro (quota a carico del servizio sanitario provinciale).
«C'è un impegno di Upipa a non fare aumenti delle rette - ha spiegato ieri il presidente Rossi - e d'altra parte il taglio dell'1% distribuito sulle 54 case di riposo vuol dire circa 20 mila euro in meno che ci aspettiamo che riescano a risparmiare abbattendo i costi fissi e migliorando l'efficienza invece di aumentare le rette, che per altro in Trentino sono molto più contenute rispetto alle regioni vicine. Pensiamo che la riduzione dei trasferimenti sul 2014 sia dunque gestibile». Riguardo all'introduzione dell'Icef, Rossi dice: «Il Comitato di qualificazione della spesa sta cercando di elaborare un'idea da presentare al tavolo delle parti sociali».
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