Dorigatti contro la Rai
Dura presa di posizione di Bruno Dorigatti contro la Rai, dopo la puntata anti-autonomia di Porta a Porta. «Sarebbe utile - scrive il Presidente del Consiglio provinciale - che la Rai, pagata anche con le tasse dei cittadini trentini e dei sudtirolesi, non contribuisse ad una campagna diffamatoria e di disinformazione» Discutine con Paolo Micheletto sul blogIl commento del direttore P. GiovanettiGuarda il video (AlpiNotizie/Youtube)
Discutine con Paolo Micheletto sul blog
Il commento del direttore P. Giovanetti
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Anche il Presidente del Consiglio Provinciale risponde a Vespa. Il conduttore di Porta a Porta nella puntata di lunedì si era scagliato contro l'Autonomia. Ecco il comunicato di Bruno Dorigatti.
"Dal servizio pubblico radiotelevisivo e da una trasmissione di punta come “Porta a porta”, sarebbe lecito attendersi una rappresentazione fedele e onesta della realtà istituzionale trentina e regionale. Invece quella andata in onda su RaiUno lunedì sera è stata una ribalta davvero umiliante per la nostra Provincia a Statuto speciale, apparentata in modo sommario e inaccettabile alle fin troppo note situazioni di mal governo che affliggono la nostra penisola.
Purtroppo – nonostante il collegamento in diretta con il Presidente sudtirolese, Arno Kompatscher, volgarmente e grossolanamente attaccato da conduttore e ospiti in studio – il telespettatore non è stato messo in condizione nemmeno di intuire le ragioni storiche ma attuali dell’autonomia, né la bontà della sua applicazione concreta dal 1948 a oggi.
Ancora più grave è stata la distorsione informativa a proposito dei rapporti finanziari tra Stato e Province a Statuto speciale. Non è stato spiegato agli italiani che l’autonomia si paga integralmente con il gettito fiscale del territorio, né è stato chiarito come negli ultimi anni il concorso del Trentino al risanamento del bilancio statale – peraltro preteso da Roma in modo disordinato e spesso in totale spregio delle regole statutarie e costituzionali – abbia ridotto in maniera pesantissima il bilancio della Provincia Autonoma.
Il Trentino chiede solamente l’opportunità di spiegare e spiegarsi, certo di poter dimostrare che l’autonomia speciale – faticosamente costruita in 65 anni di crescente autogoverno - è un fiore all’occhiello del sistema Paese, un modello da imitare, non certo vergogna da sopprimere o lusso da ridimensionare.
Sarebbe utile che la RAI, pagata anche con le tasse dei cittadini trentini e dei sudtirolesi, non contribuisse ad una campagna diffamatoria e di disinformazione: l’idea che togliendo autonomia al Trentino e al Südtirol ne guadagnino il Veneto o la Lombardia, non solo è falsa, ma anche estremamente pericolosa, perché lascia intendere che l’unico futuro del Paese debba essere un’inesorabile decadenza della qualità dell’intervento pubblico. Mentre proprio le nostre realtà, pur con tutti i limiti e le contraddizioni, dimostrano esattamente il contrario.