Gardolo: un discount al posto del campo
Là dove in questi anni è cresciuta alta l'erba, all'interno del vecchio campo da calcio di via Paludi a Gardolo, in futuro potrebbe sorgere un discount. È la proposta avanzata dai proprietari delle aree, che hanno presentato un piano guida con l'intenzione di sbloccare la situazione ed iniziare a costruire in uno dei sei comparti che fanno parte del progetto di Joan Busquet
Là dove in questi anni è cresciuta alta l'erba, all'interno del vecchio campo da calcio di via Paludi a Gardolo, in futuro potrebbe sorgere un discount. È la proposta avanzata dai proprietari delle aree, che hanno presentato un piano guida con l'intenzione di sbloccare la situazione ed iniziare a costruire in uno dei sei comparti che fanno parte del progetto di Joan Busquet.
L'idea del progettista catalano, sposata dal consiglio comunale nel 2001, era in verità quella di prevedere una zona cuscinetto tra l'abitato di Canova e la campagna ad ovest, intervallando aree di verde agricolo con nuove abitazioni. A distanza di tredici anni, nel pieno di una profonda crisi del mercato immobiliare, nulla è ancora stato fatto dei sei comparti in cui è divisa la zona. L'unico piano approvato, quello centrale che comprende anche la scuola media, è ancora fermo perché i proprietari non sono neanche andati in Comune a firmare la convenzione. Qualche tempo fa però i lottizzanti del comparto più a nord, le imprese di costruzioni Pisetta e Angelini, si sono fatti avanti con una proposta diversa: non solo abitazioni ma tre palazzine, addossate nella parte più a sud del comparto verso la futura piazza, e una piastra commerciale con discount, sopra la quale prevedere un altro po' di appartamenti. «Una specie di Top Center in miniatura» lo ha definito in commissione urbanistica l'architetto del Comune Paolo Gardini.
Il supermercato sorgerebbe proprio all'incrocio tra via Paludi e via Soprasasso, proprio di fronte al Poli. Sull'incrocio i lottizzanti, secondo l'idea del Comune, dovrebbero realizzare a loro spese una rotatoria più un parcheggio pubblico.
Evidentemente le imprese proprietarie dei terreni sanno che in questo momento i volumi commerciali hanno più possibilità di essere venduti rispetto al residenziale e si sono adeguati. Non hanno però convinto i tecnici della Commissione per la pianificazione territoriale comunale, che hanno avanzato «forti perplessità» sulla proposta. Anche per questo l'assessore all'urbanistica Paolo Biasioli prima di avviare l'iter amministrativo ha voluto ieri fare un passaggio preventivo in commissione urbanistica per raccogliere i pareri dei consiglieri.
Il Piano guida, che se approvato avrebbe valore di variante al piano regolatore, in realtà non riguarda l'intero comparto perché uno dei proprietari di minoranza in questa fase non ha trovato l'accordo e non ha dato il suo assenso. Per non bloccare tutto però il Comune ha accordato agli altri, che hanno in mano oltre l'80% delle aree, di procedere. Ammesso che i consiglieri siano d'accordo. F.G.