TRENTO - La casa è stato il tema centrale del convegno annuale della Caritas diocesana di Trento, stamani alla Sala della Filarmonica nel capoluogo. "È importante - ha sottolineato in apertura l'arcivescovo, monsignor Luigi Bressan - condividere il vissuto di chi affronta situazioni di disagio e non solo attraverso l'assistenza, ma anche mediante l'inclusione nella comunità di chi vive ai margini".

La casa - ha detto il direttore della Caritas diocesana di Trento, Roberto Calzà - sempre più frequentemente non è più una risorsa o un bene rifugio ma un "problema" da affrontare quotidianamente. Bollette, mutui, relazioni che spesso si sfaldano, figli che rischiano di non avere un futuro: sono queste, oggi, le difficoltà delle quali l'abitazione costituisce sempre più una cornice a sua volta problematica. Ma la casa - ha concluso - è più di un bisogno ed è anche qualcosa che va oltre un diritto: è un elemento di dignità umana".

A presentare una serie di dati è stato Teresio Poggio, sociologo della Libera Università di Bolzano. "In Trentino - ha spiegato - sono circa 300 l'anno i pignoramenti di abitazioni, dato che include diverse ragioni di pignoramento. Sempre in Trentino, negli ultimi cinque anni sono circa 800 le famiglie che hanno perso la casa a Trento e dintorni per morosità"