Piano casa «sociale», l'Itea è in ritardo

Per riuscire a realizzare nei tempi previsti il Piano straordinario decennale approvato nel 2007, che prevedeva la consegna di 9.000 alloggi (3.000 di risulta, 3.000 a canone moderato e 3.000 nuovi alloggi), Itea spa dovrebbe correre: dopo sette anni, si trova esattamente a metà strada. In totale, in sette anni sono state realizzate 734 nuove costruzioni e 2.443 ristrutturazioni, raggiungendo le 3.177 unità su 6.000 previste La tabella del patrimonio Itea

di Giorgia Cardini

Per riuscire a realizzare nei tempi previsti il Piano straordinario decennale approvato nel 2007, che prevedeva la consegna di 9.000 alloggi (3.000 di risulta, 3.000 a canone moderato e 3.000 nuovi alloggi), Itea spa dovrebbe correre: dopo sette anni, si trova esattamente a metà strada. In totale, in sette anni sono state realizzate 734 nuove costruzioni e 2.443 ristrutturazioni, raggiungendo le 3.177 unità su 6.000 previste.
Ma nel bilancio 2014 della Provincia ci sono solo 10 milioni per le manutenzioni straordinarie e nessun finanziamento ulteriore per nuovi alloggi. E il consiglio d'amministrazione presieduto da Aida Ruffini ha davanti a sé un solo anno sicuro, quello della proroga. Poi, si vedrà. Potrebbe cambiare la guida della società così come la spa potrebbe tornare ad essere un ente funzionale della Provincia. Il futuro è incerto, ma intanto il Cda (che ieri ha reso effettivo il cambio della guardia tra Giovanni Paolo Bortolotti, nominato alla presidenza di Patrimonio del Trentino, e l'ingegnere Luca Gottardi, neoconsigliere) chiude un altro bilancio positivo, che registra un valore della produzione in crescita di 3,5 milioni rispetto al 2012, mentre salgono meno i costi, grazie a un risparmio sul personale e sulle consulenze, migliorando dunque il margine che nel 2012 era di 8.778.719 euro e nel 2013 di 9.453.462 euro. Maggiori introiti (i canoni salgono a 14.338.494 euro, ma aumentano i crediti da riscuotere) e minori costi darebbero un utile di 9.736.773 euro (+344.163 sul 2012) ma l'Ires è salita di parecchio e così l'utile d'esercizio risulta quasi azzerato  (articolo a destra) .
Ma, fuori dai «freddi» numeri di bilancio, risaltano alcuni dati: la percentuale di soddisfazione delle domande è del 5%. I contratti a canone sociale stipulati in base alla graduatorie sono 242 ma le richieste relative al fabbisogno abitativo presentate tramite i Comuni e le Comunità di Valle sono 4.899. «Attenzione però, perché si tratta di domande che possono essere soddisfatte anche con altri strumenti e da altri enti, anche solo con l'integrazione del canone», specifica l'assessore Carlo Daldoss, presente alla presentazione del bilancio.
In totale, comunque, Itea ha stipulato 683 contratti di locazione nel 2013, tra cui 168 per locazioni non  abitative. Oltre alle 242 locazioni a canone sociale di cui sopra, altri 139 accordi hanno riguardato subentri o rinnovi e 134 locazioni temporanee o a canone moderato. In questi contratti rientrano 402 alloggi di nuova costruzione o ristrutturati consegnati (114 i primi, 288 i secondi).
Le famiglie a canone sociale nel 2013 erano 8.336: secondo Itea, il risparmio economico mensile derivante loro dalla possibilità di pagare solo 121 euro in media al mese, è stato pari a 239,47 euro. Che, moltiplicato per tutte le famiglie interessate, dà un beneficio economico di 23.954.630 euro.
Quanto al patrimonio gestito dalla spa, conta nel 2013 16.688 unità immobiliare di cui 10.748 abitative (9.497 di proprietà, 1.251 di altri enti). I contratti di locazione attivi sono 9.599, i patti relativi a futura vendita di appartamenti 124, gli alloggi non occupati 1.025. Tanti, ma 238 sono stati consegnati in gennaio, mentre 158 sono vuoti per la necessità di una ristrutturazione integrale, 504 sono in ristrutturazione, in 43 si stanno sostituendo i pavimenti di vinil-amianto, 79 sono sfitti perché in cessione o in via di sgombero.

 

La tabella del patrimonio Itea

 

 

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