La Corte ai partiti «Restituite 106mila euro»
La Sezione dei controllo della Corte dei conti di Trento ha concluso il suo lavoro di verifica delle spese dei gruppi provinciali nell'anno 2013, da gennaio fino alla fine della legislatura (21 novembre), e ha accertato irregolarità e spese non giustificate per un totale di 106.867,64 euro, che ora i gruppi in questione - ciascuno per la sua parte - dovranno restituire al bilancio del consiglio provinciale
La Sezione dei controllo della Corte dei conti di Trento ha concluso il suo lavoro di verifica delle spese dei gruppi provinciali nell'anno 2013, da gennaio fino alla fine della legislatura (21 novembre), e ha accertato irregolarità e spese non giustificate per un totale di 106.867,64 euro, che ora i gruppi in questione - ciascuno per la sua parte - dovranno restituire al bilancio del consiglio provinciale.
Nel marzo scorso già erano state rilevate le incongruenze ed erano state chieste spiegazioni ai singoli gruppi, ma il 22 maggio è stata depositata la decisione con le conclusioni che ieri sono state trasmesse ai presidenti dei gruppi (sono quelli della scorsa legislatura) che ora possono restituire i soldi o presentare ricorso. Gli unici gruppi a cui i giudici contabili non hanno chiesto di dare indietro soldi sono l' Upt , allora presieduto da Giorgio Lunelli e i Verdi, gruppo composto dal solo Roberto Bombarda .
Per tutti comunque il giudizio è piuttosto severo, visto che si dice: «A causa della diffusa opacità e imprecisione dei consuntivi inviati in prima battuta a questa Sezione, si è dovuto procedere da parte dei gruppi alla rielaborazione dei rendiconti con modifiche di importi e l'inclusione di nuove spese che, talvolta, hanno avuto l'esito di pregiudicare in misura ancora maggiore l'attendibilità dei consuntivi». E si parla addirittura di «non piena attendibilità dei rendiconti».
È quello della Lega nord, comunque, il gruppo (6 consiglieri) a cui viene contestata dalla Corte dei conti la cifra più alta, ovvero 23.030 euro che ora andranno restituiti. Questi soldi si riferiscono a tre bonifici «non correlati a spese rendicontate e non rimborsate», tutti intestati alla società K Street srl di Andrea Villotti, specializzata in sondaggi elettorali. I bonifici sono stati fatti il 20 maggio, il 23 agosto e il 20 dicembre 2013. Prima delle elezioni dell'ottobre scorso, in effetti, il Carroccio aveva commissionato dei sondaggi elettorali alla K Street.
La Corte dei conti evidenzia riguardo all'estratto conto del gruppo della Lega nord «alcune operazioni non giustificate, che evidenziano anche utilizzi impropri del conto corrente intestato al gruppo per spese personali successivamente rimborsate». Ad esempio, il 3 dicembre 2013, ovvero quando già c'era il nuovo consiglio provinciale e il nuovo gruppo, si registra un accredito di 5.500 euro da parte di Alessandro Savoi, che era il capogruppo, sul conto del gruppo «privo di documentazione giustificativa».
Pdl, rendiconto confuso.
Al secondo posto per cifra da restituire c'è il Popolo della libertà con 17.785,17 euro. Il gruppo di cinque consiglieri era guidato nel 2013 da Giorgio Leonardi dopo che Walter Viola aveva lasciato l'incarico. La Corte parla di «confusione e imprecisione che hanno caratterizzato la gestione contabile delle spese sostenute dal Pdl nel 2013 e quindi la sostanziale scarsa attendibilità della stessa». Si contesta l'acquisto di quotidiani per 7.559 euro, ma anche la spesa per la stampa di biglietti da visita per 4.356 euro da parte dei consiglieri Mauro Delladio e Giorgio Leonardi . Non passano il vaglio dei giudici neanche le consulenze affidate a Corrado Measso per 1.815 euro, un perito industriale al quale è stata chiesta una consulenza sulla produzione cinematografica in Trentino, argomento affidato anche a Ivano Amelio per 5.000 euro. Si definiscono poi «non regolari tutte le fatture intestate a Walter Viola e Rodolfo Borga (spese personali)». E le fatture per acquisto di penne stilografiche e a sfera. Viene evidenziato infine l'«anomalo quantitativo» di toner stampanti acquistate - ben 22 - per 2.554,89 euro, tanto più che «le cartucce toner vengono fornite dal Consiglio» come materiale di cancelleria. E le fatture ritenute non regolari di Borga e Pino Morandini per 2.400 euro di spese di rappresentanza.
Patt, anomalie sull'uso del conto.
La Corte dei conti non è tenera neppure con il gruppo del Patt nel 2013 presieduto da Michele Dallapiccola oggi assessore provinciale al turismo e agricoltura. Le Stelle alpine devono restituire 16.466,35 euro. Viene definita irregolare l'assunzione di un dipendente in più rispetto al limite stabilito dal regolamento consiliare per un costo di 11.379 euro. Ma soprattutto sono i movimenti sul conto corrente del gruppo che non hanno convinto la Corte dei conti. C'è ad esempio un «rimborso affitto sala e rinfresco sera a Samone per 230 euro per il quale non è stato presentato alcun giustificativo così 100 euro a favore di « Laura Zanetti- Libera associazione malghesi» .
Dallapiccola si è giustificato dicendo che queste e altre spese sono state rimborsate con bonifico personale del 10 dicembre 2013 (a legislatura conclusa) per un totale di 5.463,97 euro. Ma i giudici contabili rilevano che: «In ordine a tali anomalie va rimarcata l'impossibilità (rectius, illiceità) dell'eventuale utilizzo personale del conto corrente del gruppo consiliare, anche se per importi minimi successivamente rimborsati». Insomma, ci potrebbero essere rilievi penali e viene detto anche per altri gruppi. Per altro, il Patt nel 2013 ha anche sostenuto una spesa di 434 euro per interessi passivi e altri 353 per commissioni affidamento per la costante scopertura del conto corrente.