Il presidente Dorigatti ha fretta «Subito la legge sui vitalizi»
«Ne stiamo discutendo da quattro mesi e ora dobbiamo chiudere questa partita per concentrarci sul lavoro, lo stato sociale, la sanità. Per questo auspico che, agli inizi di luglio, in una sola seduta del Consiglio regionale, si chiuda dando così un segnale positivo alla nostra gente». Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti intervenendo al Terzo congresso provinciale della Federazione anziani e pensionati della Acli I vostri commenti
TRENTO - "Ne stiamo discutendo da quattro mesi e ora dobbiamo chiudere questa partita per concentrarci sul lavoro, lo stato sociale, la sanità. Per questo auspico che, agli inizi di luglio, in una sola seduta del Consiglio regionale, si chiuda dando così un segnale positivo alla nostra gente". Così il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, è intervenuto al Terzo congresso provinciale della Federazione anziani e pensionati della Acli, rispondendo a un passaggio del discorso del presidente provinciale delle Acli, Fausto Gardumi, che sui vitalizi ha sostenuto serva "più coraggio da parte della politica, le Acli - ha sottolineato - non molleranno la presa".
"Andrebbe però ricordato - ha continuato Dorigatti sui vitalizi - che con i tagli ai gruppi si sono risparmiati milioni di euro e che le indennità dei consiglieri sono state ridotte. Sui vitalizi, che noi per primi già nella legislatura 2003 - 2008, abbiamo tolto - ha affermato - è stata fatta nel 2012 una legge che voleva definire in modo completo la questione. Una norma che diceva: diamo l'attualizzazione. La legge era giusta ma è stato sbagliato il modo in cui è stata attuata. Liquidazioni da un milione e trecento euro sono un pugno nello stomaco per un pensionato a seicento euro o per un lavoratore edile che prende 800 euro. Ma ora c'è qualcuno che sta facendo il furbo avanzando richieste radicali, sapendo che poi non passano dal punto di vista giuridico, esponendo così la classe politica al rischio di essere ritenuta doppiamente fessa".
"In tutta Italia esistono i vitalizi - ha aggiunto - e fino ad ora nessuno, tranne noi, è riuscito a toglierli. Io ribadisco - ha detto - che vanno tolti ovunque. Noi in Trentino abbiamo fatto questo passo e ora dobbiamo chiudere la questione. Perchè la situazione nella quale ci troviamo necessità del consenso. Dobbiamo togliere qualsiasi cosa, anche la più piccola, come è stato il caso dell'abbonamento dell'A22, che possa sembrare un privilegio ingiustificato, perchè dobbiamo ricucire il rapporto con la nostra gente, per rilanciare la politica. Perchè la politica è necessaria per rilanciare il Trentino".