Quelli che la sera... ballavano al Waikiki

L'8 dicembre del 1983 apriva uno dei locali che avrebbe fatto la storia di Trento, rappresentando un'intera generazione in cerca di uno svago e divertimento all'altezza delle cambiate mode musicali e nei costumi. Si trattava della discoteca Waikiki. Oggi vengono chiamati a raccolta i frequentatori dell'epoca in una serata tematica

di Lorenzo Basso

L'8 dicembre del 1983 apriva uno dei locali che avrebbe fatto la storia di Trento, rappresentando un'intera generazione in cerca di uno svago e divertimento all'altezza delle cambiate mode musicali e nei costumi. Si trattava della discoteca Waikiki, uno dei centri di aggregazione più noti a livello locali e vero punto di riferimento per i giovani trentini una decade, fino ai primi anni Novanta.

 

Oggi, a più di trent'anni di distanza dall'inaugurazione della disco, frequentata quasi ogni giorno della settimana da torme di ventenni, il "Carrozzone eventi 70, 80 & live music", l'ente di organizzazione di iniziative culturali e ricreativi connessi alla musica, chiama a raccolta i frequentatori dell'epoca in una serata tematica dedicata proprio allo storico locale cittadino.

 

La serata, che ha già riscosso un successo impensato tra la popolazione, con oltre 270 iscrizioni, si intitolerà "Quelli che andavano al Waikiki", e si terrà presso il bar ristorante Officina Gambrinus a Trento Nord. La straordinaria adesione ricevuta fin da subito dal "revival" dimostra quanto la discoteca, una delle poche allora disponibili nel panorama notturno cittadino, sia rimasta nell'immaginario dei trentini.


«L'atmosfera festosa e luccicante del Waikiki - spiega l'organizzatrice Chiara Mazzalai - si ispirava alla moda del tempo, in particolare ai locali più noti della scena milanese. In quegli anni, agli esordi degli Ottanta, vi erano ancora i cosiddetti "fonghi", i giovani con capelli lunghi e frangetta, a bordo di vespa e con ai piedi le Clark, ma si affacciava la moda dell'eleganza, con scarpe a punta e spalle rigorosamente imbottite. Per capirci, erano gli anni della trasmissione televisiva "Drive in"».

 

La fine degli anni Settanta avvenne a Trento una nuova ondata di urbanizzazione, con la realizzazione di nuove zone residenziali e di servizi. Tra i molti edifici del periodo, fu costruito anche il Capitol di Gardolo, dalla cui autorimessa si ricavò poi la discoteca. I due ideatori del locale notturno furono Roberto Zini e Italo Marinolli, soci con quote diverse (75% il primo e 75 l'altro) della società Vip Hotel.

 

«Il Waikiki - continua Mazzalai - si distingueva dagli altri locali sopratutto per l'eleganza: all'ingresso, Crocifisso Scontrino, questurino in pensione, decideva se potevi entrare o meno, selezionando la clientela in relazione all'abbigliamento. La discoteca, infatti, era un luogo esclusivo, dove ci si divertiva in modo sano, senza eccedere. Ubriachi e facinorosi venivano allontanati immediatamente».

 

All'interno del locale, arredato secondo la moda dell'epoca, con paillette e brillantini, si trovava un guardaroba, un banco per la cassa, superati i quali si aveva accesso alla discoteca vera e propria, con due bar ed un palco per dj e personalità della scena musicale e televisiva del momento.

 

Il programma del Waikiki, poi, comprendeva musica disco tre giorni alla settimana, cabaret e serate con canzoni degli anni Sessanta e Settanta. Tra i personaggi di spicco passati nella discoteca trentina si annoverano molte "showgirl" e comici provenienti proprio dalla trasmissione "Drive in", quali Lory Del Santo, Giorgio Faletti e Enrico Beruschi. La serata di "revival", dedicata ai cinquantenni ma aperta a tutti, avrà luogo il 13 settembre a partire dalle ore 20 (Officina Gambrinus).

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