Una prof di Trento colpita da meningite
Un nuovo caso di meningite a Trento. A essere colpita dalla malattia è una professoressa di lingue che lavora in una scuola del capoluogo. La donna, affetta da meningite da meningococco, dunque il tipo potenzialmente contagioso, è ricoverata all'ospedale Santa Chiara e sta rispondendo bene alle terapie a cui i medici l'hanno immediatamente sottoposta
Un nuovo caso di meningite colpisce una persona di Trento. A essere ricoverata all'ospedale Santa Chiara è un'insegnante di lingue che lavora in una scuola del capoluogo. La notizia positiva è che la donna sta rispondendo bene alle cure cui i medici la hanno immediatamente sottoposta, ma per i suoi colleghi sarà necessario sottoporsi alla profilassi prevista in questi casi.
La meningite di cui è affetta la donna è infatti quella da meningococco, dunque il tipo potenzialmente contagioso. L'azienda sanitaria si è pertanto già mossa per avvisare tutto il personale della scuola che può essere venuto a contatto con la persona colpita dalla malattia e a brevissimo tutti saranno coinvolti in una riunione, durante la quale sarà spiegato come ci si comporta in questi casi, per scongiurare ogni possibile rischio.
Giova, in questo caso, il fatto che le scuole non siano ancora riaperte. Il personale è spesso impegnato in attività che precedono l'anno didattico e dunque frequenta gli edifici scolastici anche in estate ma - al contrario - nessuno studente può essere venuto in contatto con la possibilità di contagio.
Le meningiti sono di diverso tipo. Quelle da meningococco comportano un rischio contenuto, ma pur sempre presente, di contagio, che può riguardare, in particolare, i familiari, gli amici o tutte quelle persone che hanno avuto contatti stretti con la persona contagiata.
Il germe è spesso annidato nelle prime vie aeree e solo in un ristretto numero di casi dà vita a forme virulente. Le fasce di età più a rischio sono i ragazzi tra i 15 e i 20 anni e i bambini nei primi anni di vita ma, come si vede in quest'ultimo caso, nessuno può ritenersi esente da rischi. Esistono purtroppo - ma non è questo il caso - anche delle forme fulminanti.
La diagnosi si effettua in base ai sintomi. Per capire il tipo di germe è necessario effettuare un esame del midollo spinale: la prima identificazione è praticamente immediata, mentre la tipizzazione completa richiede qualche giorno di lavoro. Questo tempo aggiuntivo non rappresenta un problema per le cure, visto che la terapia può cominciare immediatamente.
La meningite è una malattia che continua a fare paura, ma i progressi della medicina hanno fatto ridurre di molto il tasso di mortalità: se un tempo si raggiungeva il 15 %, in anni recenti si è passati al 10 % e in Trentino le percentuali sono ancora più incoraggianti, visto che si scende addirittura al 7 %. Risultati resi possibili dal miglioramento delle cure in rianimazione e dall'efficacia degli antibiotici impiegati nelle terapie.