Portéla: ultimatum e vigili privati
«Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Gli daremo tempo una o al massimo due settimane per mettere in pratica gli interventi e le ordinanze che abbiamo richiesto. Se questo non avverrà, i rapporti con il Comune, ma anche con le altre istituzioni come la Questura, saranno interrotti». Questo l'ultimatum che è arrivato ieri dal «Comitato per la Rinascita di Torre Vanga» che ha deciso di rivolgersi a muso duro nei confronti del Comune di Trento, ma anche delle altre istituzioni compresa la Questura
«Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Gli daremo tempo una o al massimo due settimane per mettere in pratica gli interventi e le ordinanze che abbiamo richiesto. Se questo non avverrà, i rapporti con il Comune, ma anche con le altre istituzioni come la Questura, saranno interrotti».
Questo l'ultimatum che è arrivato ieri dal «Comitato per la Rinascita di Torre Vanga» che ha deciso di rivolgersi a muso duro nei confronti del Comune di Trento, ma anche delle altre istituzioni compresa la Questura.
«Vogliamo vedere - spiegano dal Comitato - se il sindaco e il questore di Trento sono capaci di ascoltarci. Abbiamo chiesto già in passato maggiore presenza di forze dell'ordine ma anche altre ordinanze. La nostra voce è sempre stata ignorata. Se anche questa volta le istituzioni non vorranno sentirci, allora non abbiamo più intenzione di avere alcun rapporto collaborativo. Il tempo per fare qualcosa è già stato dato».
Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta verrà contattato nei prossimi giorni dai rappresentati del Comitato. Sarà suo il compito di trovare una mediazione e soprattutto una qualche risposta alle tante richieste rimaste inascoltate da parte dei cittadini. In caso contrario la rottura dei rapporti tra le parti sarà inevitabile.
Nell'incontro del comitato che si è tenuto nelle scorse settimane, si è discusso sulla linea da seguire per cercare di risollevare la situazione di piazza della Portela e delle vie limitrofe. Negli ultimi mesi, l'area è tornata a essere teatro di risse, spaccio, prostituzione e molto altro a danno dei residenti, sempre più spaventati, ma anche delle attività della zona che sono costrette ad assistere allo spopolamento di uno dei rioni storici della città.
Se da un lato arriva l'ultimatum alle istituzioni, dall'altro il «Comitato per la rinascita di Torre Vanga» prosegue dritto per la propria strada. E', infatti, arrivato l'ok al progetto, tanto discusso, di vigilanza privata che i residenti e i titolari di attività commerciali della Portela e delle vie vicine hanno deciso di richiedere autotassandosi. L'inizio del servizio è previsto tra circa trenta giorni.
«Stiamo procedendo come pattuito. Nell'ultimo incontro che abbiamo avuto del comitato - ha spiegato Nicola Guanti - abbiamo fatto il punto sulla situazione e analizzato gli ultimi punti dell'accordo che abbiamo deciso di fare con un gruppo che si occupa di vigilanza. Al momento siamo arrivati a circa cento adesioni. L'idea è di richiedere la vigilanza solamente in orario serale e per alcuni giorni della settimana. La frequenza la decideremo a breve ma il servizio ci sarà».
L'idea però del comitato non è solo quella di attivare il servizio di vigilanza. Tra gli interventi sui quali si sta lavorando, vi sono anche quelli riguardanti un ripopolamento del quartiere.
«Stiamo valutando anche altre strade - ha spiegato Guanti - perché vogliamo il ripopolamento del quartiere. L'idea è di creare maggiori momenti di socialità ma anche interventi più duraturi come la richiesta di agevolazioni per l'apertura in questa zona di esercizi commerciali».