Gli agenti di Polizia locale di Trento gireranno in coppia per sicurezza
Entro la metà di giugno si troverà una soluzione per migliorare la sicurezza gli agenti di polizia municipale in servizio esterno in città. È la promessa fatta ai sindacalisti della Fenalt nel corso di un incontro che si è svolto lunedì scorso al commissariato del governo. Il sindacato aveva proclamato uno sciopero per domenica prossima, 24 maggio. Una scelta non casuale perché proprio quel giorno passa da Trento la carovana del Giro d’Italia di ciclismo, a metà della quindicesima tappa che parte al mattino da Marostica e prevede l’arrivo in salita a Madonna di Campiglio. La circostanza richiederà un rinforzo del servizio di vigilanza urbana lungo le strade e dunque lo sciopero andava a colpire in un momento delicato. Proprio per questo il Commissariato del Governo si è mosso, convocando le parti per cercare una mediazione che potesse scongiurare l’iniziativa sindacale.
Nei giorni scorsi davanti al commissario vicario Domenico Lione c’era una delegazione della Fenalt, composta dal segretario Maurizio Valentinotti e dal suo vice Cristian Bornino, ed una del Comune con la direttrice generale Chiara Morandini, il capo del personale Pietro Patton, il comandante della polizia municipale Lino Giacomoni e la sua vice Maria Teresa Maniero. Vista l’importanza dell’evento e la necessità di allestire un servizio adeguato il commissariato era pronto a precettare un congruo numero di agenti, ma prima di mettere in atto il proposito ha sondato la possibilità di trovare un accordo condiviso, a quanto pare con successo. In cambio della sospensione dello sciopero la Fenalt ha ricevuto rassicurazioni sulla ricerca di una soluzione al problema dei vigili in pattuglia solitaria, costretti a girare e a intervenire a volte in situazioni delicate e rischiose senza il conforto di un collega che dia una mano.
«Appaiare gli agenti in servizio - sostiene Valentinotti - sarebbe una cosa fattibile senza grandi sforzi organizzativi, basterebbe unificare le zone e chiedere appunto che vengano controllate in due anziché da soli. Purtroppo la città è cambiata rispetto a qualche anno fa e con la presenza di una maggiore microcriminalità girare da soli può diventare un problema. Inoltre essere in coppia darebbe anche garanzie giuridiche, perché altrimenti il singolo rischia di finire sotto accusa sia quando interviene che quando non lo fa.»