Giro di vite sui mercatini, allarme degli hobbisti
«I mercatini degli hobbisti sono da salvare e non possono subire restrizioni. Queste porterebbero alla loro fine». A lanciare l'allarme sono stati ieri i responsabili dell'associazione Hobbisti del Trentino nel corso dell'ultimo appuntamento della stagione a Trento per gli appassionati, lungo via Roma. Un'occasione anche per un piccolo bilancio.
«Possiamo dire che in questi mesi - spiega Marta Giovannini dell'associazione - il bilancio è stato molto positivo. Grazie alla nostra presenza siamo riusciti a mantenere viva una città che riesce, in questo modo, ad offrire qualcosa ai visitatori. Le persone sono molto interessate ai nostri prodotti realizzati tutti a mano e dove siamo noi si crea sempre un grande spazio di socialità e di incontro». A settembre, quanto ritorneranno in campo gli hobbisti, l'area che sarà loro messa a disposizione potrebbe di nuovo essere quella della Portela.
«Ci hanno fatto spostare - dice Giovannini - perché erano in corso i lavori si riqualificazione. Quando ritorneremo quasi sicuramente saremo in quel posto di nuovo. A noi piacerebbe rimanere su via Roma perché questo ci consente di essere maggiormente visibili al flusso di visitatori». La «Spada di Damocle» sulla testa dei mercatini riguarda la nuova normativa che si starebbe preparando in Provincia per regolare questo genere di attività. Esistono gli «hobbisti creativi», che presentano i prodotti realizzati con le loro mani, e gli «hobbisti dell'usato» che invece offrono oggetti del passato e spesso da collezione.
La nuova regolamentazione riguarderebbe tutti e prevede un numero massimo di occasioni alle quali sia possibile partecipare (12 in due anni) per nucleo familiare, alcune definizioni del prodotto e l'introduzione di un tesserino identificativo che verrà rilasciato dal comune di residenza o dal capoluogo di provincia. Una regolamentazione, soprattutto la possibilità di partecipare sei volte l'anno per nucleo familiare, che è considerata troppo restrittiva per gli hobbisti e che ha portato a ben due raccolte di firme per un totale di quasi 5 mila sottoscrizioni che saranno consegnate prossimamente.
Nella sottoscrizione portata avanti dagli «Hobbisti creativi» viene chiesto al Consiglio della Provincia di Trento che «venga data a privati cittadini la possibilità di esporre e vendere, nelle manifestazioni dedicate (sagre, feste patronali, mercatini, manifestazioni religiose, tradizionali, culturali ed eventi locali straordinari) piccole creazioni casalinghe autoprodotte come avviene nelle altre regioni italiane ai sensi della Legge Bersani sul commercio del 1998, articolo 4 comma h, ripreso peraltro dalla nostra legge provinciale del 2010».
«Prima delle passate elezioni provinciali - spiegano Marta Giovannini e Gilberto Sassaro - ci erano arrivate delle rassicurazioni che la regolamentazione non sarebbe stata troppo limitativa ed invece poi tutto è andato scordato. Abbiamo fatto il conto di quanti mercatini di questo genere vengono fatti a livello provinciale nei mesi estivi e siamo arrivati a contarne ben 400. Questo dimostra quanto siamo importanti per il territorio e speriamo che qualcuno in Provincia ne tenga conto».