In arrivo i varchi elettronici «Le multe aumenteranno»
Tra i compiti che il prossimo anno la Polizia municipale di Trento dovrà affrontare ci sarà quello della gestione dei nuovi varchi elettronici della città. Un sistema che «porterà sicuramente a un sostanzioso aumento delle sanzioni e la necessità di presidiare una nuova esigenza in maniera più forte». Questo è uno dei motivi, spiegati ieri sera dal comandante Lino Giacomoni, in commissione Vigilanza, che ha portato alla decisione di arrivare per gennaio del prossimo anno ad una maxi riorganizzazione del corpo della polizia locale con un «valzer» di 17 funzionari.
«La riorganizzazione - ha spiegato il comandante Giacomoni - entrerà in vigore l’11 gennaio e ci saranno 600 ore complessive di affiancamento. Le amministrazioni non sono immobili e non lo sono neanche le persone. Tra le motivazioni che mi hanno portato a questi cambiamenti, c’è la necessità di trasferire una parte delle competenze per il rilascio della ztl ad un soggetto esterno, a Trentino Mobilità. C’è la necessità di un referente per le questioni che riguardano la tecnologia, rafforzare le competenze per le procedure di gara e nel nucleo di polizia giudiziaria».
Motivazioni, queste, che non sembrano per nulla aver convinto consiglieri di maggioranza e opposizione che durante la commissione vigilanza hanno comunque richiesto al comandante Lino Giacomoni, una riorganizzazione più graduale e maggiori ore di formazione.
«Condivido che le amministrazioni non sono immobili - ha spiegato il consigliere del Patt, Tiziano Uez - ed è giusto che si prendano dei provvedimenti per migliorare strutture e riorganizzarle. La Polizia municipale da anni è il fiore all’occhiello di questa amministrazione e questa riorganizzazione mi fa sorgere il dubbio che sia successo qualcosa che noi non sappiamo». Uez ricorda inoltre come si sia fatto terminare il contratto alla vice comandante Maria Teresa Maniero «una persona molto valida».
A chiedere una riorganizzazione graduale sono stati i consiglieri Paolo Negroni (M5S) e Renato Tomasi (Ccd) mentre per Devid Moranduzzo (Lega Nord) «se non ci sono grandi problemi è inutile un cambio radicale». Il presidente della commissione Andrea Merler ha espresso le proprie perplessità in merito alla riorganizzazione. «Credo - ha affermato - che il periodo di formazione debba essere allungato e occorre molta attenzione alla demotivazione di chi dopo anni cambia ruolo». Al termine della seduta a rispondere è stato nuovamente Giacomoni che si è però detto contrario alla gradualità nella riorganizzazione. «Il rischio - ha affermato - è quello di essere sempre in fase di cambiamento. Nessuno vieta che la formazione possa essere più lunga e magari a sei mesi dall’inizio di questa riorganizzazione faremo un’analisi della situazione».