I ladri non risparmiano le associazioni di volontariato Furti nella palazzina di via Bronzetti: spariti soldi e pc
Gli spazi sono ampi ed i locali completamente rinnovati. A fare acqua, però, è la sicurezza: l'edificio che l'amministrazione comunale ha destinato alle associazioni, all'angolo fra via Bronzetti e via Veneto, è stato preso di mira dai ladri. Il «colpo», scoperto ieri mattina, è avvenuto a pochi mesi dal trasloco delle associazioni (sono diciassette) in questa nuova sede e dal raid nei locali della vicina scuola musicale «Il Diapason».
I ladri sono riusciti a portar via un computer portatile, 300 euro in contanti ed alcuni dolci: un discreto bottino, tenendo conto che le associazioni non tengono mai soldi o oggetti di particolare valore nelle loro sedi. Preso di mira anche il distributore automatico delle bevande calde, al secondo piano. È stato solo per caso che nell'armadio dell'«Associazione cancro - Alternative per vivere» c'erano soldi. «I trecento euro che ci hanno rubato erano i soldi della donazioni raccolte nei tre giorni del Festival del benessere sostenibile di Levico - spiega il presidente dell'associazione Ezio Casagranda - non teniamo mai denaro in sede. I ladri sono riusciti ad entrare da noi dopo aver forzato con un piede di porco la porta».
Con la stessa tecnica i malintenzionati sono entrati anche nei locali dell'Aisla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, che si trova sulla stesso piano, al terzo. «Da noi hanno aperto tutti gli armadi, rovistato ovunque e portato via due scatole di dolci presi dal frigorifero» spiega Vittoria Simoni. I segni delle forzature con arnesi da scasso sono anche sulla porta vicina, dove ha sede l'Associazione diabete giovanile. Nessuna associazione del secondo piano è stata colpita, ma i ladri hanno tentato il colpo al primo piano, alla sede dell'associazione Parkinson.
I carabinieri sono intervenuti ieri mattina per un sopralluogo. Nella struttura non ci sono telecamere, né altri sistemi di allarme. Per accedere alla palazzina bisogna oltrepassare un cancello, che è sempre chiuso; ma basta fare un salto per superarlo.
Inoltre per accedere all'edificio, oltre all'ingresso principale ci sono alcune uscite di sicurezza con il maniglione antipanico. Segni di forzatura sarebbero stati trovati su una delle porte d'accesso, ma non si esclude che i malintenzionati si siano nascosti all'interno dell'edificio prima della chiusura degli uffici mercoledì sera ed abbiano agito indisturbati nella notte.
Nella struttura adiacente, dove ha sede la scuola musicale, un furto-fotocopia era avvenuto a dicembre: con arnesi da scasso erano state forzate tutte le porte delle aule.