Ladri in azione in via Verruca Colpita l'Associazione famiglie tossicodipendenti
«Questo non è un semplice furto, è un’intimidazione che si ripete. Un fatto quindi molto grave». Paola Meina direttrice dell’Associazione famiglie tossicodipendenti onlus, non usa giri di parole per descrivere una situazione preoccupante. Il dato di fatto è che per la terza volta ignoti sono penetrati all’interno della sede, al civico 1 di via Verruca. Il bottino, anche in questa occasione è magro (un centinaio di euro e qualche spicciolo), ma i danni sono ingenti e così anche la pressione messa su chi per l’associazione lavora e ieri ha trovato carte, documenti e farmaci gettati per terra alla rinfusa.
«La dinamica - spiega la direttrice - è sempre la stessa: porta scardinata e divelta, sede devastata e magro bottino. Non sono stati toccati né computer, né i telefoni cellulari e neppure i medicinali. Hanno preso da un cassetto solo un mio vecchio cellulare con lo schermo rotto e di nessun valore. Questo dimostra che l’autore non è un tossicodipendente disperato, ma gente preparata e attrezzata. Avevano infatti una mola a disco con cui hanno cercato di aprire la cassaforte. Non ci sono riusciti anche se penetrando lateralmente sono riusciti a sfilare una busta con un centinaio di euro».
L’aspetto inquietante è che si tratta del terzo episodio di effrazione a danno dell’Associazione famiglie tossicodipendenti. «Erano già entrati nella nostra sede - conferma la direttrice - anche nel luglio del 2016 e nel periodo di Natale 2016-2017. Sempre provocando danni, che di fatto sono un’ingiuria contro la nostra attività, ben superiori alla refurtiva».
Perché non è suonato l’allarme? «Temo che il medico di guardia venerdì sia andato via senza attivarlo. Allarme che risultava inserito quando un nostro dipendente ha aperto la sede perché probabilmente nel corso del fine settimana l’immobile era stato usato da qualche associazione che chiudendo ha inserito l’allarme».
L’Associazione ha sporto denuncia per quanto accaduto. A rendere ancora più pesante la giornata è arrivata anche la notizia dell’omicidio di Andrea Cozzatti e dell’arresto di Salvatore Roberto Mulas, entrambi noti all’Associazione. «Ci tengo a sottolineare - precisa Paola Meina - che questa nuova intimidazione arriva in un momento in cui stiamo lavorando bene, facendo rete, con una positiva collaborazione con il Sert e con la sua nuova dirigente Roberta Ferrucci. Mi auguro che le istituzione mantengano le promesse e costituiscano il tavolo delle dipendenze. Da parte nostra ce la mettiamo tutta, ma siamo pochissimi e fatichiamo di fronte ad un lavoro che è immane. Abbiamo paura, ma non ci arrendiamo anche se c’è chi mi invita a lasciare perdere e a cambiare lavoro. Abbiamo messo i piedi su un nido di serpi».