Il «club privato» discoteca chiuso dal Questore: troppe risse e schiamazzi
Il Questore Garramone nell’ambito dei poteri propri dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, per 15 giorni a partire da oggi, ha disposto la chiusura ex art. 100 T.U.L.P.S. di un circolo privato sito a Trento nord, dove si erano verificati diversi episodi che avevano creato nella cittadinanza allarme sociale e che nel loro insieme avevano costituito un pericolo per l’ordine pubblico.
Gli episodi di danneggiamento, rissa, lesioni e minacce, anche a mano armata, avvenuti all’interno e all’esterno del locale hanno visto un impegno costante delle forze dell’ordine ed in particolare della Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, per contrastare fatti di microcriminalità la cui intensità era andata via via crescendo nel tempo e per impedire la conseguente e diffusa preoccupazione della zona denunciato dai cittadini residenti.
Il provvedimento di sospensione notificato dalla Squadra Amministrativa della Polizia di Stato, si iscrive in una importante attività di controllo sui locali pubblici estesa in ambito provinciale da parte della Polizia di Stato che ha visto, a fronte della verifica di numerosi locali, una sostanziale correttezza nella gestione degli esercizi pubblici da parte dei titolari delle autorizzazioni.
L’attività di controllo si è estesa, inoltre, nei confronti degli Addetti alla sicurezza utilizzati negli esercizi pubblici e nelle pubbliche manifestazione in cui era prevista la loro presenza. Nel corso di tale attività, svolta nei mesi di luglio e agosto, la Squadra Amministrativa della Divisione PASI, della Questura di Trento a fronte della mancata regolarità degli addetti, ha elevato sanzioni amministrative per un totale di 9 mila euro.
L’essere intervenuti con celerità nei confronti del circolo privato, aggiunge il Questore Garramone, con i poteri previsti dal Testo Unico delle Leggi di P.S., dimostra che esistono i mezzi e le capacità per riportare nell’alveo della legalità anche quelle situazioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico. Questo però non diminuisce l’importante lavoro svolto da tutti gli attori del mondo dei locali pubblici che si impegnano costantemente per fornire un servizio alla collettività collaborando fattivamente con la Questura e le altre Forze di Polizia ed in generale con le Istituzioni.
Va dato atto, inoltre, che c’è uno sforzo comune tra i gestori di discoteche e dei servizi di controllo di intrattenimento e spettacolo e il Ministero dell’Interno, con le sue articolazioni periferiche, reso operativo in un protocollo d’intesa, sottoscritto il 9 maggio al Commissariato del Governo di Trento, volto a garantire una crescente cultura della legalità tra i frequentatori dei locali pubblici.