Prese le ladre a Mattarello: erano tutte bambine minori di 14 anni
Minute e velocissime sarebbero riuscite senza problemi ad infilarsi in alcune abitazioni. Con astuzia hanno tentato di seminare le forze dell’ordine: confondendosi tra le persone, sono salite sull’autobus. La fuga tuttavia è terminata presto. Un gruppetto di ragazzine è stato fermato ieri mattina a Mattarello: non si tratta di studentesse del posto che si erano inventate una scusa per saltare la scuola, ma di ragazze residenti altrove che si sono dimostrate davvero scaltre.
Sarebbero loro le responsabili delle intrusioni in alcune case tra via San Vincenzo e via della Cooperazione. Non appena scoperti i furti, attorno alle 10 di ieri mattina, alcuni residenti si sono rivolti al numero di emergenza “112” facendo così scattare il “piano sicurezza”. L’allarme è scattato anche sui social. Le pattuglie in servizio in città sono state fatte convergere a Mattarello, alla ricerca delle ladruncole. Testimoni hanno infatti raccontato di aver notato alcune ragazze scappare. I loro visi erano sconosciuti. Insomma, non si trattava certo di nipoti che andavano a far visita ai nonni.
Le forze dell’ordine sono riuscite ad intercettare il gruppetto. Una ragazza ha tentato di scappare sull’autobus. Sono stati momenti concitati, con gli investigatori che si sono trovati davanti a ladre giovanissime, poco più che bambine. Avvisato il Tribunale dei Minori, con tutte le accortezze e le garanzie di sicurezza del caso, le ragazzine sono state identificate: hanno meno di 14 anni, dunque non sono imputabili.
Per il codice penale chi non ha ancora compiuto 14 anni (anche se mancano pochi mesi al compleanno, come nel caso delle ragazzine di Mattarello) non è imputabile in quanto sussiste a suo carico una presunzione di incapacità di intendere e di volere. Invece, compiuti i 14 anni e fino ai 18 questa presunzione non esiste e dunque l’incapacità di intendere e di volere va dimostrata.
Le ragazzine sono state affidate ad una struttura di accoglienza, in attesa di identificare i genitori e di valutare le contestazioni da addebitare agli adulti che dovrebbero esercitare la patria potestà. Probabile che ad accompagnarle sul posto e a tenerle controllate a distanza ci sia stato qualche accompagnatore più grande.
Per le organizzazioni l’utilizzo di minori di 14 anni per compiere reati porta un doppio vantaggio: i ragazzini attirano meno l’attenzione confondendosi per look ed atteggiamento ai loro coetanei “locali” e, come accennato, non sono imputabili. Sull’episodio di Mattarello sono in corso ulteriori indagini, sia per individuare i “mandanti” dei furti, sia per capire se ci possano essere collegamenti con i raid degli ultimi giorni in città.